Hike & fly, nuova frontiera del volo libero, a maggio sul monte Rosa
Camminare lungo le valli, salire sui monti, scegliere un buon pendio come punto di decollo, preparare il parapendio e poi spiccare il volo verso altri monti e attraverso altre valli. A maggio la prima gara italiana toccherà anche in Piemonte
Lo hanno battezzato “hike & fly“, ossia escursionismo e volo: è la nuova frontiera del volo libero, quello senza motore, sinonimo di libertà e spirito d’avventura. A dare l’imput in Europa è stata la celebre X-Alps, maratona biennale di oltre mille chilometri dall’Austria a Montecarlo. Proprio sull’onda di questa kermesse agonistica, i cultori di “hike & fly” sono cresciuti in questi anni in maniera esponenziale e gli eventi di conseguenza si sono moltiplicati.
Le regole base sono semplici. Si usano esclusivamente i piedi per scarpinare in montagna e il parapendio. Più quest’ultimo, preferibilmente, in quanto il volo è meno faticoso e più veloce. Nessun altro mezzo di trasporto è ammesso.
Le gare possono durare più giorni e lungo percorsi di centinaia di chilometri contrassegnati da punti salienti del territorio, detti boe o turn point, con obbligo al pilota di aggirarli. Ogni concorrente è seguito da un team di supporto con il compito di suggerire valutazioni tecniche sul miglior tragitto, informazioni meteo e fornire l’occorrente alla sussistenza. Quando non vola il pilota è obbligato a camminare con in spalla la sacca contenente parapendio, selletta e tutta l’attrezzatura per il volo che non può essere portata altrimenti. Il live tracking sorveglia tramite GPS, invia in tempo reale la posizione dei piloti, stila classifiche.
Ci proviamo anche in Italia con lo “hike & fly”. Il primo appuntamento dal 12 al 19 maggio per la Ironfly pensata dal Parapendio Club Scurbatt di Suello (Lecco). Partenza dal lungolago e salita sul monte Cornizzolo, altitudine 1.040 metri. Da qui la gara si snoderà attraverso le Prealpi lombarde, piemontesi e Canton Ticino. Turn point a Macugnaga e il Monte Rosa, altitudine 4.634 m., Bormio in Valtellina e il passo della Presolana in Val Seriana prima di raggiungere l’atterraggio di Suello. Totale 458 km in linea d’aria, di più nella sostanza.