BRA. C’era anche un po’ di Bra lunedì sera su Raiuno, nella fiction “La concessione del telefono – C’era una volta Vigata”. Le macchine per scrivere utilizzate durante le riprese fanno parte della raccolta del collezionista, e direttore del “Museo della Scrittura Meccanica”, Domenico Scarzello, e di Cristiano Riciputi di Cesena. Protagonisti del film, diretto da Roan Johnson, fra gli altri Alessio Vassallo, Fabrizio Bentivoglio e Corrado Guzzanti.
“Siamo stati contattati nel mese di settembre – spiega Scarzello – da parte della produzione della fiction, tratto da un romanzo di Andrea Camilleri. Le richieste erano precise: il film è ambientato nel 1891 e quindi servivano delle macchine per scrivere entro quel periodo, in particolare di marca Remington. Ma non solo: dovevano essere perfettamente funzionanti e in ottimo stato”.
La produzione aveva setacciato molti collezionisti senza trovare però la soddisfazione di tutte le condizioni necessarie, prima di tutto perché avere delle macchine del 1891 non è facile e, in seconda battuta, perché dovevano essere funzionanti e in ottimo stato. “Quando siamo stati contattati – aggiunge il collezionista – e abbiamo comunicato di avere queste macchine antiche, la produzione ha tirato un sospiro di sollievo. Abbiamo fornito loro una Remington 2 del 1880, e due Smith Premier 1 del 1889. Abbiamo anche realizzato dei video tutorial perché non è semplice utilizzare queste macchine dato che hanno scrittura invisibile”.
Fino al 1897 la maggior parte delle macchine per scrivere aveva scrittura invisibile, vale a dire il dattilografo non vedeva quello che scriveva in quanto i martelletti colpivano la carta dal basso verso l’alto e solo alzando il rullo, e quindi interrompendo la digitazione, si poteva capire se fossero stati fatti errori oppure no. “Oltre a queste macchine ne abbiamo fornite altre – aggiungono all’unisono i due collezionisti – vale a dire una Remington 5 del 1886 e una Remington 10 dei primi del ‘900, utili per certi tipi di riprese. Abbiamo ricevuto molti complimenti per la perfetta funzionalità delle macchine e lo stato di conservazione pressoché perfetto”.
Non è la prima volta che le macchine della collezione di Scarzello e Riciputi vengono usate per film: in novembre era andata in onda la fiction su Enrico Piaggio e anche in quel caso gli attrezzi di scrittura, degli anni ’30, facevano parte delle loro raccolte.
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