Due esemplari di rinoceronti bianchi al bioparco Zoom Torino
CUMIANA. I fratelli Ian e John, di tre anni, rinoceronti bianchi della specie più a rischio di estinzione imminente, sono arrivati dall’Inghilterra nel bioparco Zoom Torino, nell’ambito del programma di interscambio tra parchi europei gestito e supervisionato dall’Eaza. In Europa, nelle strutture Eaza, sono ad oggi ospitati 310 rinoceronti, mentre in Italia sono solo 6 i rinoceronti bianchi presenti nei parchi Eaza, l’associazione che riunisce tutte le più prestigiose strutture zoologiche europee. Il rinoceronte bianco è una specie ad alto rischio estinzione a causa del crescente bracconaggio. Se i tassi di abbattimento continuano a salire con lo stesso trend dell’ultimo periodo (un esemplare ucciso ogni 7 ore in meno di 30 anni) i rinoceronti bianchi saranno estinti nel loro habitat naturale e si potranno osservare e conoscere esclusivamente nelle strutture zoologiche. Soltanto l’anno passato ne sono stati abbattuti 1.28, complice anche il credo della capacità curativa (dalla febbre all’epilessia e il cancro) e dei poteri afrodisiaci della polvere del corno.
“L’essere scelti da un’importante associazione europea, che riproduce animali a rischio estinzione a fini conservazionistici, quale struttura zoologica dove accogliere e far crescere uno dei big 5 africani è un onore e al tempo stesso un’opportunità», commenta Gian Luigi Casetta, fondatore e amministratore delegato di Zoom Torino, il bioparco ispirato al moderno concetto della zoo-immersione situato a Cumiana (To) e progettato per la protezione delle specie a rischio di estinzione. «Purtroppo, la richiesta sul mercato è altissima: con un unico corno il guadagno dei bracconieri e dei loro committenti – spiega sempre Casetta – può aggirarsi intorno ai 500mila dollari nell’arco di sole 48 ore, cioè il tempo calcolato dall’uccisione dell’animale all’immissione sul mercato della polvere del suo corno».