Entro cinque anni la raccolta “porta a porta” coinvolgerà tutta Torino
TORINO. Nei prossimi cinque anni la raccolta differenziata, quella che conosciamo anche come “porta a porta”, raggiungerà tutti i quartieri torinesi. E’ questo l’obiettivo che si pone l’Amministrazione in virtù della modifica del contratto di servizio tra Città e Amiat, inserita nell’accordo quadro con il Gruppo Iren approvato dalla Giunta comunale. Questo accordo fissa il raggiungimento del 65 per cento di “differenziata” entro il 2021. L’estensione del “porta a porta” è in corso a San Salvario, Santa Rita e Vanchiglietta-Regio Parco; al completamento in questi tre quartieri sarà avviato un piano per la progressiva applicazione della raccolta in tutti i restanti, con la possibilità “di eventuali diversi metodi di raccolta che garantiscano eguali risu
ltati là dove (come ad esempio nel caso del centro storico) sussistano vincoli territoriali che ne ostacolano l’applicazione”.
Per raggiungere questo obiettivo, la Città di Torino riconoscerà ad Amiat un corrispettivo di 11 milioni di euro annui, in aggiunta a quanto previsto dal contratto di servizio e in modo progressivo negli anni di estensione, articolato in funzione degli abitanti via via serviti: esclusi i residenti nei tre quartieri attualmente in corso di attivazione, in totale si tratta di circa 400 mila persone. Nel caso di futuri cont
ributi a fondo perduto concessi a Città di Torino o ad Amiat, il loro ammontare sarà decurtato da tale cifra. Contestualmente, l’accordo prevede la riduzione a un massimo di tre milioni di euro del contributo per la viabilità invernale e all’assunzione a proprio carico da parte di Amiat degli interventi a richiesta, fino a un limite massimo annuo di 300 mila euro.