TORINO. L’Organizzazione Mondiale della Sanità parla chiaro: dal 30% al 50% dei farmaci prescritti non sono assunti come dovrebbero. E Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato denuncia, attraverso l’analisi sull’aderenza terapeutica presentata a Roma, che da parte delle regioni c’è ancora poca informazione e pochi strumenti di supporto al paziente, soprattutto nei casi di malati cronici. Nell’Unione europea muoiono ogni anno 194 mila e 500 persone a causa di assunzioni errate di medicinali, con un costo pari a 125 miliardi di euro l’anno.
Ciò che è necessario fare è migliorare l’aderenza terapeutica, e comunicazione e informazione devono risultare chiare, evitando l’uso di sigle, abbreviazioni e vocaboli latini o stranieri, per diminuire la possibilità di errori nell’assunzione. Ascoltare il malato è indispensabile da parte del medico, in quanto facilitare la spiegazione riguardo i trattamenti da seguire può evitare gli sbagli, se si pensa, poi, che nel 2017 ogni italiano ha assunto almeno due medicinali al giorno.
Nella popolazione geriatrica si registra, complessivamente, l’assunzione di un numero medio di 9,7 sostanze diverse per utilizzatore, con una variabilità che passa dal valore più basso di 7,7 sostanze nella fascia di età 65-69 anni al valore più elevato di 11,8 sostanze nei soggetti con età pari o superiore agli 85 anni. Le categorie terapeutiche maggiormente prescritte in questa popolazione sono quelle dei farmaci per l’apparato cardiovascolare, dei medicinali antimicrobici per uso sistemico e dei medicinali per l’apparato gastrointestinale e il metabolismo.
1. Evitare il ricorso prolungato ai farmaci da banco: se un disturbo non si risolve entro 24-48-ore è bene rivolgersi immediatamente al medico
2. Se un disturbo tende a ripresentarsi di frequente è bene interpellare il medico
3. Quando si acquista un farmaco da banco si deve comunicare al farmacista se si stanno assumendo altri farmaci e quali: il farmaco da banco, infatti, potrebbe “non andare d’accordo” con le altre cure in corso
5. Imparare a distinguere i farmaci non solo in base al nome commerciale, ma al principio attivo, cioè alla sostanza che contengono.
6. Tenere presente che i farmaci da banco sono venduti senza ricetta perché ormai si sono dimostrati relativamente sicuri: questo però non significa che siano privi di effetti negativi se usati al di fuori delle indicazioni fornite dal foglietto illustrativo e dal farmacista
7. È buona norma dire al farmacista il motivo per cui si acquista quel farmaco, si potranno così ricevere informazioni più dettagliate sul medicinale
8. Chiedere al farmacista se esiste un farmaco equivalente ad un prezzo inferiore
9. In caso di allergie o di precedenti reazioni a qualche medicinale, chiedere al farmacista se il farmaco scelto sia compatibile
10. Informare il farmacista su eventuali allergie note
Transizione ecologica: il botijo, un esempio di come soluzioni più antiche possano offrire risposte innovative…
Sono state scoperte delle particelle che sono più veloci della luce, con loro tornare indietro…
Diramato l'allarme, ci sono automobili che sono radioattive, adesso è ufficiale e si rischia letteralmente…
L'elettrodomestico più sano in assoluto per cucinare è questo, non si tratta né della friggitrice…
Quest'anno sulle pensioni sono previste "mini trattenute", il nuovo piano INPS va in aiuto degli…
Chi l'avrebbe detto? Quel "mattone" ingombrante, simbolo degli anni '80, pioniere della telefonia mobile, oggi…