Festival del Cabaret di Chivasso, il secondo appuntamento è con Dario Benedetto
CHIVASSO. Il Festival del Cabaret e delle Arti Comiche, organizzato da “L’Officina Culturale” diretta da Maria Paola Cena e Gianluca Vitale, giunge alla seconda delle sue tre serate. Sabato 21 luglio, alle 21.30, in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa a Chivasso (oppure al Teatrino Civico in caso di maltempo, come è accaduto la settimana scorsa con lo spettacolo di Giulia Pont), si esibirà Dario Benedetto, un monologhista puro il quale propone testi che in origine sono o magari ben presto diventano dei libri, ma che comunque si rivelano adatti anche a una pubblica esibizione teatrale. D’altronde Benedetto, torinese d’adozione, dopo aver svolto svariati mestieri ed essere stato anche chitarrista e cantante di un complesso rock, si è scoperto attore e nel contempo pure autore di sé stesso, con felicissimi risultati (ricordiamo il grande successo riscosso negli anni passati dal precedente spettacolo – e relativo volume – dal titolo “Piglia un uovo che ti sbatto”).
Adesso Dario Benedetto sta lanciando la sua ultima fatica, intitolata “Walking Dad (Nato sotto il segno dei Gamberi)”, un testo semiserio che racconta, con indubbi tocchi d’ironia, della propria vita di papà di due bambini, Martino (tre anni) e Viola (quasi un anno), ai quali si rivolge direttamente con ideali lettere “intime e prive di vergogna” che tratteggiano le ore trascorse con loro, ben altro che un mero riempitivo di vuoti forzatamente lasciati dalla moglie-madre, i cui turni lavorativi sono più “regolari”. Ecco quindi che il papà diventa “Walking Dad”, un supereroe sempre in cammino per il bene dei propri piccoli e l’amore profondo che nutre per loro (arrivando per esempio ad imparare ad andare in bicicletta, cosa che egli non aveva mai fatto durante le proprie infanzia e adolescenza) e quindi, grazie a questa importante esperienza, pronto a divenire a propria volta un uomo migliore. La frase-chiave dell’intera “piéce” è infatti assai eloquente in tal senso: «Non chiamatemi ‘Mammo’, sono un padre che ha voluto trarre il meglio da questa situazione». Comunque, lo scopo di queste “lettere aperte” è complessivamente educativo: papà Dario elargisce, sia pur in modo leggero, quei consigli utili perché i propri figlioletti possano ben presto sapersi districare “nel mondo” di tutti i giorni, lontano dall’oasi familiare.
Va infine precisato che “Walking Dad” diventerà un libro quanto prima se l’aiuto del pubblico, con il cosiddetto “crowdfunding”, consentirà di raggiungere una cifra sufficiente per la stampa di una tiratura di 250 copie, secondo quanto predisposto dallo stesso Dario Benedetto in collaborazione con la casa editrice milanese “Bookabook”, incaricata della pubblicazione.