Giugno: il Senecio e il gioco delle perle di vetro
Come trina da appendere su una mensola, il senecio rowleyanus non è molto diffuso nelle nostre case perché non ne conosciamo a fondo la sua adattabilità e la facilità con cui si può riprodurre. Di solito si prende una pianta in vaso e la si mette in un angolo, questa è bene invece andarla a mettere sul ripiano più alto della libreria e osservarne gli steli ricadenti. La si bagna poco perché è una pianta grassa e lei crescerà come cresce una pianta a chioma ricadente; gli steli lunghi e sottili sono ricoperti di foglie a forma singolare simili a collane di verdi sferette che hanno la dimensione di un pisello lucido e brillante come una perla. La rotondità di queste foglie è la caratteristica di questa pianta, da settembre in poi sbocciano piccoli fiori bianchi con puntine rosse, che sono simili a deliziose miniature e sono anche profumati. Se vogliamo divertirci ad aumentare l’effetto trina, basta preparare una ciotola in cotto, riempirla con un buon miscuglio di terra, meglio se si aggiunge un po’ di terra per succulente e poi si mettono due o tre pezzettini di steli, o piccoli frammenti della pianta madre ricadente appoggiati sulla terra della ciotola: è sufficiente posarne l’estremità di un pezzo staccato con una foglietta sulla terra e l’attecchimento e la successiva crescita è assicurato.
Questa pianta di origine africana in natura può essere strisciante e formare con i suoi steli una copertura a cuscinetto del terreno, sopporta bene il caldo delle nostre case e può anche stare fuori in giardino e sui balconi, ma non va lasciata in luoghi in cui la temperatura scenda al di sotto dei 7° C In questo caso va in letargo perde le foglie e in primavera le ricaccia.
Roxi Scursatone