Goletta dei Laghi, su 24 punti monitorati in Piemonte 16 risultano oltre i limiti di legge
Legambiente: “La situazione è di luci ed ombre: alle eccellenze regionali quali il Lago Grande di Avigliana, balneabile e ampiamente entro i limiti di legge, corrispondono situazioni di difficoltà che devono essere sanate il prima possibile”
TORINO. Sono stati ben ventiquattro i punti monitorati quest’anno dalla Goletta nelle acque dei Laghi d’Orta, Avigliana, Maggiore e Viverone e sottoposti ad analisi microbiologiche. Più specificamente nove sono stati i punti monitorati nel Maggiore, cinque nel Viverone, cinque ad Avigliana e cinque nel lago d’Orta. Di questi, complessivamente, sedici sono risultati fuori dai limiti di legge e più precisamente dieci sono stati giudicati come “fortemente inquinati” e altri sei come “inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi.
È questa in sintesi la fotografia scattata nella tappa piemontese lungo le sponde dei quattro laghi da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani. I risultati sono stati presentati all’interno del convegno “Politiche Ambientali e Turismo Sostenibile nel Verbano e nel Cusio. Opportunità e proposte” tenutosi martedì 6 all’Hotel Majestic di Verbania, struttura ricettiva certificata Legambiente Turismo.
“L’allentamento dell’emergenza pandemica – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e valle d’Aosta – ci permette quest’anno di tornare in campo con campionamenti ed analisi approfonditi. Per la prima volta, grazie al fondamentale sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, effettueremo le analisi sulle microplastiche nei 4 laghi piemontesi. I risultati saranno pubblicati in autunno. Non solo: abbiamo raddoppiato i punti di campionamento per le analisi microbiologiche e abbiamo potuto dotarci di una struttura tecnica che lavorerà in sinergia per il territorio con continuità. Da quest’anno inoltre le analisi dei campioni raccolte sono state effettuate direttamente da ARPA Piemonte, nell’ottica di una collaborazione che implichi un lavoro in sinergia, per il monitoraggio e presidio di un territorio vasto e complesso come il Piemonte. Il controllo continuo dei nostri specchi d’acqua è uno strumento irrinunciabile per giungere ad un rapporto sereno con i nostri laghi, fonti di biodiversità e ricchezza naturalistica. La situazione è di luci ed ombre: alle eccellenze regionali quali il Lago Grande di Avigliana, balneabile e ampiamente entro i limiti di legge, corrispondono situazioni di difficoltà che devono essere sanate il prima possibile”.