I colori psichedelici della chiesetta di Brunate conosciuta anche come Cappella del Barolo
LA MORRA. Una delle mete ideali per passeggiare tra vigneti e natura in tutta tranquillità, godendosi il tiepido sole autunnale, è proprio la collina, dove è situata la bellissima Cappella di SS. Madonna delle Grazie, anche chiamata Cappella del Barolo, tra le vigne di Brunate, località di La Morra.
Questa chiesetta è un vero e proprio tesoro dell’arte contemporanea: mai consacrata, era stata costruita nel 1914 come riparo da temporali o grandinate per i contadini che lavoravano nelle vigne circostanti. Dopo tanti anni, però, esaurì la funzione per la quale era stata concepita, cosicché nei primi anni ’60 appariva come un rudere in stato di abbandono. Nel 1970 la famiglia Ceretto, proprietaria dell’azienda vitivinicola Ceretto, la acquistò, inaugurando il progetto per riportarla al suo antico splendore.
Nel 1999 vennero coinvolti due grandi artisti: David Tremlett, scultore inglese ed artista di installazioni, e Sol LeWitt, artista americano, mancato purtroppo nel 2007, a cui venne dato il compito di dare una nuova interpretazione e una rivalorizzazione della chiesa, in rapporto al paesaggio di cui faceva parte. I due artisti si divisero equamente i compiti, Tremlett si occupò dell’interno della Cappella, mentre LeWitt della parte esterna.
La chiesetta cominciò, quindi, a risplendere di una nuova luce ed ebbe l’opportunità di vivere una seconda vita, questa volta sicuramente più colorata di quella precedente!
LeWitt usò, per l’esterno della chiesetta, i tre colori primari: rosso, blu, giallo, ma anche il verde, il viola e l’arancione, che diedero subito una connotazione primordiale e una dose abbondante di energia e dinamismo. Tremlett lavorò alla parte interna, aiutandosi con il rosso, il giallo e l’azzurro, per donare raccoglimento e intimità.
I suoi colori psichedelici hanno quel non-so-che di “spagnoleggiante”, come a ritrovarsi nei pressi dell’Alhambra a Granada o per le strade in festa durante la Feria de Malaga!
Il colpo d’occhio è spettacolare! A seconda delle stagioni, il quadro dell’intera collina cambia la sua veste. In estate le vigne costituiscono un tappeto folto e frondoso, un mare verde che si agita sotto la chiesetta e ne mette in risalto i suoi colori. In inverno, dopo una bella nevicata, sembra di ammirare una pietra preziosa custodita dentro una teca di cristallo sotto i riflettori della luce del timido sole. L’autunno invece regala una luce delicata e speciale a tutto il paesaggio, la temperatura mite permette di godersi a pieno lo spettacolo.
A proposito, è possibile visitare la Cappella del Barolo percorrendo uno dei percorsi trekking, che partono proprio da piazza Martiri, a La Morra: il percorso in questione è il “Trekking del Barolo”. Attraverso questo sentiero, lungo 11,5 km, si arriva alla chiesetta, toccando colline e vigneti in una piacevole escursione. Lungo l’itinerario, vi sono altre attrazioni, che renderanno la passeggiata ancora più interessante e ricca di cultura: in frazione Santa Maria, si ammira la graziosa chiesa della Madonna della Neve, proseguendo in direzione Alba e Grinzane, si passa tra noccioleti e alberi, arrivando a scorgere i famosi vigneti di Cordero di Montezemolo. Proprio in questo territorio, si riesce a scorgere l’imponente cedro del Libano, piantato dai Falletti nel 1875. Il sentiero si conclude proprio nel centro di La Morra, segue infatti una morfologia ad anello, che facilita l’orientamento. Tutto l’itinerario è evidenziato dalla segnaletica bianco/rossa.
Chiara Parella