Avete mai osservato il vostro cane sbadigliare in un momento in cui sembra non avere sonno? Oppure leccarsi il muso senza un motivo apparente? Questi gesti, che a noi umani possono sembrare casuali, fanno parte di un codice complesso e affascinante: i segnali calmanti.
Molti non sanno che i cani comunicano tra loro – e con noi – attraverso un linguaggio fatto di movimenti del corpo, posture e piccoli gesti. Questo sistema è una parte fondamentale della loro natura sociale e serve a prevenire conflitti, ridurre lo stress e costruire armonia nei loro rapporti. Comprendere i segnali calmanti significa imparare a parlare il linguaggio del cane, e questo può migliorare enormemente la relazione che abbiamo con loro.
I segnali calmanti sono comportamenti che i cani utilizzano per comunicare il loro stato d’animo o per influenzare quello degli altri. Il termine, introdotto dall’esperta di comportamento canino Turid Rugaas, include gesti come sbadigli, leccamenti del naso, girare la testa di lato, camminare lentamente e sedersi o sdraiarsi.
Questi segnali vengono usati dai cani in diverse situazioni: per calmarsi quando si sentono sotto pressione, per rassicurare un altro cane, ma anche per “dire” a noi umani che qualcosa li sta mettendo a disagio. Un cane che si lecca il naso mentre lo stiamo accarezzando, ad esempio, potrebbe cercare di comunicarci che il gesto è troppo invadente o fastidioso.
Molte incomprensioni tra cane e umano nascono dalla nostra incapacità di interpretare correttamente questi segnali. Quando un cane si sente stressato o insicuro, ci invia messaggi per evitare il conflitto. Ignorarli o fraintenderli può portarlo a intensificare i suoi segnali fino a comportamenti più evidenti, come abbaiare o mordere.
Riconoscere e rispettare i segnali calmanti del nostro cane significa creare un ambiente in cui si sente compreso e al sicuro. Questo non solo riduce lo stress per il cane, ma migliora anche la qualità della convivenza, rendendola più serena per tutti.
Imparare a riconoscere i segnali calmanti richiede osservazione e pazienza. La prossima volta che il vostro cane sbadiglia, chiedetevi se sta cercando di dirvi qualcosa. Forse l’ambiente è troppo caotico o l’interazione è troppo intensa. Fermatevi, osservate e rispondete in modo adeguato, ad esempio allontanandovi dalla situazione o abbassando il tono della voce.
Anche noi possiamo usare segnali calmanti per comunicare con il cane: fare movimenti lenti, evitare un contatto visivo diretto e prolungato (che può percepire come gesto dominante o intimidatorio), o persino sbadigliare a nostra volta sono messaggi di calma e rassicurazione.
Capire i segnali calmanti è come aprire una finestra sul mondo interiore del cane. È un primo passo per costruire una relazione basata sulla fiducia e sulla comprensione reciproca. Non è necessario essere esperti per iniziare: basta osservare, essere curiosi e, soprattutto, rispettare il linguaggio del cane.
Il rapporto con il nostro amico a quattro zampe non si basa solo su comandi o addestramento. È una relazione profonda, fatta di ascolto e connessione. Imparare a riconoscere i segnali calmanti ci avvicina sempre di più a questa meravigliosa intesa. In fondo, ogni cane ha qualcosa da dirci: sta a noi imparare ad ascoltarlo.
Antonio Puccio (dog trainer)
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