Il 24 agosto nelle sale arriva “La bella estate” liberamente tratto dal romanzo di Cesare Pavese
Il 24 agosto uscirà nelle sale il film La bella estate liberamente tratto dal romanzo di Cesare Pavese e diretto da Laura Luchetti, autrice di Fiore gemello, film che gli è valso una menzione speciale al Toronto Film Festival. Girato quasi esclusivamente in Piemonte (tra Torino, i laghi di Avigliana e Carignano) La bella estate è stato presentato in anteprima lo scorso 4 agosto in contemporanea con la 75ª edizione del Locarno Film Festival e verrà distribuito nelle sale italiane da Lucky Red. Del cast fa parte giovani interpreti, guidati dalle protagoniste, Yile Yara Vianello (Corpo celeste, Il paradiso del pavone, la serie Nudes diretta dalla stessa Luchetti) e l’esordiente Deva Cassel, classe 2004, figlia di Vincent Cassel e Monica Bellucci. Insieme a loro Nicolas Maupas (Mare fuori, Un professore), Alessandro Piavani (House of Gucci, Blocco 181), Adrien Dewitte (L’Opera, Balenciaga), Cosima Centurioni, Gabriele Graham Gasco, con la partecipazione speciale di Anna Bellato e Andrea Bosca.
La bella estate è un grande racconto di formazione, un’opera letteraria che affronta e approfondisce il momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Cesare Pavese riesce a farlo, sul finire degli Anni Quaranta, con una stupefacente sensibilità declinata al femminile, raccontando il legame di amicizia tra due giovani donne, un’operaia e una modella, che non sembrano avere nulla in comune ma che, in realtà, condividono la stessa inquietudine e indecisione verso ciò che riserverà loro il futuro. A distanza di più di settant’anni, la quarantanovenne regista romana raccoglie le suggestioni così moderne di Pavese e le filtra attraverso la potenza narrativa del primo e primissimo piano.
In quanto al romanzo, La bella estate fu scritto da Pavese nel 1940, ma venne pubblicato per la prima volta nel 1949 (un anno prima del suicidio dell’autore) all’interno di un volume che conteneva altri due romanzi brevi: Il diavolo sulle colline (1948), e Tra donne sole (1949). Con questa raccolta Pavese vinse nel 1950 il Premio Strega. Della stessa raccolta nel 1955 Michelangelo Antonioni adattò il racconto Tra donne sole nel film Le amiche, vincitore del Leone d’Argento al Festival di Venezia. L’altro racconto, Il diavolo sulle colline, diventerò invece un film tv del 1985 diretto da Vittorio Cottafavi. La bella estate era l’unico dei tre racconti a non aver ancora avuto una trasposizione cinematografica.
La storia è ambientata a Torino nel 1938. Ginia (Yle Vianello) ha sedici anni: il futuro sembra offrirle infinite possibilità ma sul presente, non solo il suo, incombono le ombre della Seconda guerra mondiale. L’adolescente, come tutti, vuole innamorarsi, e trova il suo uomo in un giovane pittore. A condurla alla scoperta degli ambienti artistici della Torino bohémien è Amelia (Deva Cassel, all’esordio davanti alla macchina da presa), una ragazza sensuale e provocante poco più grande di lei, ma diversa da tutte le persone che abbia conosciuto in vita sua, e pronta a scuotere le sue certezze. Divisa tra il senso del dovere e la scoperta di un desiderio che la confonde, Ginia è travolta da emozioni a cui non osa dare un nome. Durante la sua “bella estate” si arrende finalmente ai propri sentimenti, celebrando il coraggio di essere se stessa.
Piero Abrate