Il Museo dell’Auto compie 90 anni: una mostra anticipa le celebrazioni di luglio
Il capoluogo si prepara a una settimana di eventi diffusi nei luoghi simbolo della città: talk, proiezioni, laboratori didattici, esposizioni e una parata di vetture d’epoca per le vie del centro
TORINO. Fondato il 19 luglio del 1933, il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile festeggia i suoi primi 90 anni. E lo fa con un programma ricco di eventi che si apre con l’inaugurazione della mostra Una storia al futuro. Novant’anni di Museo Nazionale dell’Automobile: fino al prossimo 8 ottobre l’esposizione ripercorrerà le tappe salienti dello sviluppo del Museo attraverso lo spirito visionario dei protagonisti – progettisti, imprenditori e giornalisti – che ne hanno determinato la nascita. Poi, dal 15 al 23 luglio una rassegna diffusa nei luoghi simbolo della città raccoglierà gli approcci multidisciplinari all’automobile e ne racconterà la trasversalità. Talk, proiezioni, laboratori didattici ed esposizioni arricchiranno di punti di vista un percorso celebrativo che raggiungerà il suo clou nella giornata di mercoledì 19 luglio con la Millemiglia delle idee, una maratona di incontri e talk, testimonianze e proposte sulla storia e sul futuro dell’automobile, sul museo come luogo di memoria e laboratorio di sperimentazione. A seguire una parata di vetture d’epoca, aperta da quelle più preziose della collezione del MAUTO e organizzata in collaborazione con ACI Torino, attraverso le vie del centro cittadino, da piazza San Carlo fino alla sede di corso Unità d’Italia, dove i festeggiamenti si chiudono con un concerto dei solisti del Regio Ensemble.
Un grande festa concepita innanzitutto per essere condivisa: dalle istituzioni culturali torinesi alle strutture turistiche e ricettive, dai protagonisti della storia passata ai visitatori che ogni anno sempre più numerosi frequentano le sale del Museo e ai quali è dedicato il fine settimana del 22 e 23 luglio con visite guidate a ingresso gratuito.
La mostra inaugurata il 15 luglio si potrà visitare sino a ottobre
Visitabile sino all’8 ottobre 2023, l’esposizione intitolata Una storia al futuro rappresenta un percorso di scoperta e di studio costituito da una selezione di sei vetture storiche provenienti dalla collezione del MAUTO: il Léon Bollée Voiturette 3 HP del 1896, la Fiat 18/24 HP del 1908, la Fiat 16/20 HP del 1903, la Lancia Lambda Weymann del 1928, la Itala 11 del 1925, l’Alfa Romeo 8C 2300 del 1934. A queste si aggiungono due prestiti: la Fratelli Marchand del 1901 del collezionista Amedeo De Michelis e la Panhard & Levassor del 1894 dai Musei Civici della Città di Domodossola. Le vetture, che scandiscono il ritmo della narrazione, sono accompagnate da documenti e materiali grafici e fotografici in gran parte inediti e custoditi nel Centro di Documentazione del Museo. Tra questi, il racconto fotografico di Luigi Bertazzini che, attraverso i suoi scatti, testimonia l’evoluzione dell’automobile dagli anni Cinquanta agli anni Settanta e la trasformazione urbana della città, con lo sviluppo industriale che ne ha modificato il volto. Completano il racconto transmediale un manifesto d’epoca con le firme dei Soci Fondatori Vitalizi dell’Automobile Club Torino fondato nel 1898 realizzato da Carlo Biscaretti, l’opera di Lorenzo Delleani che ritrae il simposio dei Fondatori della Fiat nel 1899, una serie di stampe d’epoca rappresentanti la produzione Lancia dal 1908 al 1937, un lavoro fotografico di Vincenzo Castella sul cantiere del progetto di ampliamento del Museo nel 2011 e ancora il contributo di Intesa Sanpaolo con 43 fotografie tratte dall’Archivio Publifoto, da una selezione di diapositive a colori prodotte dall’Agenzia Publifoto fondata da Vincenzo Carrese.
Quattro sezioni raccontano la storia di 90 anni del MAUTO, il suo ruolo e i legami con il contesto automobilistico torinese: nella prima, dedicata ai pionieri, si mettono in luce le relazioni intessute da Carlo Biscaretti, tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, con diverse figure di rilievo nel mondo automobilistico; la seconda sezione si focalizza sull’architettura, con il progetto originario di Amedeo Albertini e il rinnovamento architettonico ed espositivo compiuto negli anni Duemila: in esposizione una selezione di fotografie e progetti del Museo degli anni ‘50, il plastico del progetto architettonico di Cino Zucchi e il lavoro fotografico di Vincenzo Castella che illustrano la visione contemporanea del Museo, completata dall’innovativo allestimento di François Confino. La terza dedicata al collezionismo racconta la nascita e lo sviluppo delle prime associazioni di settore, fondate a partire dagli anni ‘60 da appassionati che pongono le basi del movimento per la salvaguardia del patrimonio storico motoristico. La quarta presenta l’attività del Centro di Restauro, nato nel 2016: è presentato il progetto della Carrozza Bordino, protagonista nei prossimi anni di un caso studio di restauro di uno dei primi mezzi a motore realizzati in Italia. Progettata da Virginio Bordino, figura emblematica di un nuovo Rinascimento, la Carrozza è oggetto di un’installazione multimediale che porta i visitatori a rivivere lo spirito innovativo della Torino di metà Ottocento. È infatti richiamandosi alla visione di Virginio Bordino, pioniere della locomozione in Italia, che il Museo, consapevole della storia e dei valori di cui è portatore, intende affrontare le grandi sfide riguardanti la mobilità automobilistica nel quadro della transizione ecologica e proiettarsi nel futuro.