TORINO. Il museo Lavazza, situato in via Bologna 32, nato da un’idea di Francesca, Antonella e Manuela Lavazza, e progettato dallo studio internazionale di Ralph Appelbaum, apre al pubblico nella Nuvola, nuova sede dell’azienda, disegnata dall’architetto Cino Zucchi, inaugurata lo scorso aprile, e sede di uffici, un ristorante, il museo e un bistrot in più di 30 mila metri quadrati. Un viaggio in oltre 120 anni di storia, guidati da una tazzina interattiva, dotata di uno speciale sensore, che consente anche di fare foto ricordo. Dalla cambiale di 50 lire del 1895 firmata da Luigi Lavazza per aprire la piccola drogheria nel centro di Torino al caffè bevuto in orbita grazie alla prima macchina espresso a capsule progettata per lo spazio.
«È un’esperienza, un luogo che servirà per la didattica e per le famiglie, ma ci consentirà anche di raccontarci ai nostri partner e ai nostri clienti», afferma Alessandra Bianco (RPT Bianco), amministratore unico di Lavazza Eventi.
All’interno, anche uno store con gadget che raccontano le icone dell’azienda, oltre a un ricco impianto multimediale con testi curati dalla Scuola Holden sotto la supervisione di Alessandro Baricco.
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