Il regista Victor Vegan, da Chivasso ai successi internazionali
Nel contesto del successo cinematografico, “Les raisons de l’autre”, la versione francese destinata ai mercati esteri di “Le ragioni dell’altro”, rappresenta l’ultima opera che ha notevolmente contraddistinto il regista chivassese Victor Vegan.
Victor Vegan, all’anagrafe Loris Fiore, è un regista e produttore indipendente, nato a Chivasso (To) nel 1966. Con radici sia siciliane da parte materna che piemontesi da parte paterna, la famiglia di Fiore, originaria di Monforte d’Alba nelle Langhe, si è trasferita a Chivasso nel 1700. Questa cittadina, che nel Medioevo fu la capitale del Monferrato, fino all’annessione sabauda avvenuta nel 1431, ha costantemente ispirato il regista nelle sue numerose realizzazioni nel mondo del cinema e della
televisione, abbracciando sia documentari che fiction.
Ha iniziato il suo percorso di formazione presso la Compagnia Artistica Anna Bolens di Torino e Moda e Immagine. La carriera cinematografica di Victor Vegan comprende la partecipazione a diverse pellicole e serie TV, tra cui “La solita commedia di Biggio, Mandelli, Ferro” e “Non Uccidere”.
Parallelamente, si è distinto come regista indipendente, guadagnando numerosi premi per opere come
“Where it all began” (documentario e docufilm). La somma di nomination, unita a quelle di “Notes of Passion” (Firmamento Nerostellato), gli è valso il premio speciale di medicina sportiva allo Sport Film Festival di Palermo, coinvolgendo anche ESPN Brasile nel 2017. Nel dicembre dello stesso anno, nel contesto sportivo, ha conquistato altri due prestigiosi riconoscimenti: al “World Film” in Australia e al Tercer Tiempo Festival di Bogotà, in Colombia, dove il regista è stato premiato con l’alloro per il suo
documentario, utilizzato a fini didattici nelle scuole.
Recentemente, ha ricevuto ulteriori riconoscimenti per “Freedom To Believe (Libertà per
credere)” del 2019, vincendo il Myanmar Film Critics Awards in Birmania ed il Berlin Motion Picture Awards. Per “Grazie a Dio per il football – parte prima” nella versione inglese, ha ottenuto il riconoscimento al Jalsamer Internationale Film Festival del Rajasthan.
Tuttavia, è con “Le ragioni dell’altro” che ha raggiunto l’apice, ottenendo cinque premi tra cui
Myanmar Film Critics Awards, Phuket International Film Festival in Thailandia, il Mont Blanc International Film Festival di Parigi e il Global Cinefest di Lisbona.
La trama segue la storia di Raffaele Valenti, professore di storia dell’arte interpretato da Marco Serra Degani, che si trasferisce da Bologna a Chivasso con suo padre e il fratellastro Amedeo, Vincenzo Giaconia. Raffaele investe una parte significativa della sua eredità in un negozio di mobili e si innamora di Edwige Andreone, una sua collega, impersonata da Chiara Piscitelli. Nel frattempo, nonostante sia un cristiano di fede avventista e inizialmente contrario alla Chiesa cattolica, comincia ad apprezzarne alcuni aspetti, immergendosi nelle storie del Beato Angelo Carletti e della Beata Bartolomea Carletti.
A differenza del santo patrono di Chivasso, magistralmente interpretato da Piero Cognasso, la nipote Bartolomea Carletti, interpretata da Marta Accomando da bambina e Chiara Barra da adulta, aveva
un atteggiamento aperto verso i credenti di altre fedi. Riuscirà Raffaele a capire come si possa sposare una persona di fede valdese e superare i propri pregiudizi?
“Ero gia’ felice di aver vinto premi nel sud est asiatico ma le vittorie europee in Francia e Portogallo hanno impreziosito il mio palmares perche’ sono legato sia a Parigi che a Lisbona” questo dice il regista Victor Vegan intervistato in esclusiva per Piemonte Top News, e aggiunge: “Il premio ricevuto al Mont Blanc International Film Festival di Parigi è molto significativo per me, poiché rappresenta una parziale compensazione per le sfide incontrate durante il mio trasferimento nella capitale francese nel 1991. Durante il soggiorno in un hotel nella zona di Pigalle, fui derubato di una cospicua somma di denaro per mano di una gang della malavita algerina, fatto che mi costrinse a rivalutare le mie ambizioni.
“Con una mossa geniale”, prosegue il suo racconto Vegan, “decisi di utilizzare metà della somma rimasta per assistere a una partita di Coppa tra il Paris Saint-Germain e l’Orléans, dove feci amicizia con un amico tifoso del Psg, che, nonostante la sconfitta, mi offrì rifugio. Questo mi permise di fermarmi per diversi giorni e di trovare un lavoro presso Tuileries Images, vicino al Louvre, come cassiere e assistente fotografo”.
“Tuttavia”, conclude il regista piemontese, “presto riconsiderai i miei piani. Parigi, oltre al mio legame
con il PSG, è preziosa anche per il quartiere di Belleville, dove ebrei e musulmani convivono pacificamente. Questo fu la scintilla a motivare scelte che mi han portato ad approfondire gli studi interreligiosi, fondamentali per i miei progetti cinematografici.”
“Le ragioni dell’altro” si configura così come un’esperienza coinvolgente e misteriosa, esplorando temi profondi di tolleranza e accettazione delle diversità, il tutto sotto la magistrale regia di Victor Vegan e con
interpretazioni indimenticabili del cast. Il regista attribuisce il successo del film alla straordinaria qualità e impegno degli attori, alla loro esperienza e persino alla voglia di fare per chi esordiva per la prima volta. Questo film aspira ad ampliare gli orizzonti culturali del pubblico e a stimolare l’interesse per conoscere le ragioni e le fedi altrui.
Victor Vegan è un regista di grande talento e sensibilità. Le sue opere sono importanti contributi al cinema e alla televisione e contribuiscono a diffondere un messaggio di pace, tolleranza e comprensione reciproca.