Il ritorno di Roberto Balocco sulle scene con il meglio delle sue “Cansôn dla Piòla”
Il celebre cantautore torinese ha celebrato i suoi primi 55 anni di carriera e il suo 80° compleanno con un concerto di canzoni della tradizione popolare piemontese al Teatro dell’Educatorio
Era il 22 Febbraio 1965 quando Roberto Balocco esordì sul palco del Teatro Gobetti di Via Rossini, a Torino, con lo spettacolo “Le Cansôn dla Piòla”. Un format inedito, a metà tra il concerto ed il recital, in una contesto raccolto, quasi tra amici, e con una scenografia essenziale, ma allestita con cura. Era una selezione di canzoni popolari, frutto dell’appassionata ricerca del cantautore piemontese, ancora agli esordi della carriera, condotta insieme al fratello Piergiorgio, in collaborazione con Dino Tedesco, Aldo Landi e Piero Novelli, giornalista de La Gazzetta del Popolo. Sulla scena era presenta anche l’attrice Silvana Lombardo.
Quelle canzoni proposte da Balocco furono raccolte in un Long Play a 33 giri: il pubblico, dopo averle ascoltate dal vivo, si affrettò ad acquistarne subito una copia, e la prima prudente tiratura di dischi andò letteralmente a ruba. Erano brani scelti dal vasto repertorio della tradizione popolare musicale piemontese (da Isler a Brofferio, dai brani rispolverati da Costantino Nigra a quelli di Eugenio Veritas e ad altri pezzi anonimi): alcuni notissimi, altri sapientemente rivisitati nell’arrangiamento, altri ancora assolutamente recuperati dall’oblio. Questi i titoli: sul lato A, Ël sonador, Ò Marìa, àuste an pé, Buffalo Bill, La vejassa, La monegheta, Le fije ’d Bevilaqua, La bônne d’hotel, Quand j’era giovo, J’era ’l di ’d Pasqua, Vorìa basé Pinòta. Sul lato B: Mi e mè amis Luis, Cichin-a la stiròira, Ël canarin, Ah cola quaja, Bruta viliaca, Speul nen meuire an drinta al Pò.
Da quel lontano esordio, e sull’abbrivio del successo, Balocco fece uscire, distribuiti nei dieci anni a seguire, ben altri sette LP di Cansôn dla Piola, in cui venivano riproposti altri brani della tradizione popolare piemontese (le “veje” Cansôn dla Piòla) e brani inediti composti dal cantautore (le Cansôn dla Piòla “neuve”). Il Volume 8, uscito nel 1975, conteneva, sul lato A, i seguenti titoli: Ël mal ’d testa, L’hai fàit mila mesté, Cichin-a dël Balon, Ël drogant, L’amante confessor; sul lato B: Na stòria particolar, Picnic, Martin e Mariana, Che vita da can, La brandolin-a.
La produzione musicale di Balocco continuò brillantemente anche nella seconda metà degli Anni Settanta, quando uscì il trittico “Le nostre canson”, in 3 volumi; nel 1976 fu la volta di “La stòria a l’é bela, fa piasì contela”; poi, ancora in collaborazione con Silvana Lombardo, la raccolta “Na sèira an piòla”. Nel 1977, per celebrare i suoi primi 12 anni dall’esordio, Roberto Balocco propose al Carignano il recital “12 Anni di Le Cansôn dla Piòla”: i brani furono raccolti in un doppio LP.
“Con la fine degli anni Ottanta – scrive Gian Carlo Morino nella sua “Breve storia della Canzone Popolare Piemontese” ‒ uscì le raccolte “Canson e Tradission”. Ma la passione del pubblico per i mitici LP (che ora vivono una seconda giovinezza) si stava un po’ raffreddando a vantaggio di musicassette e CD. Del resto, anche a causa della massiccia immigrazione di comunità straniere, cominciavano a ridursi i piemontesofoni. Sfruttando l’invenzione dei CD, Roberto Balocco a partire dai primi Anni Novanta e fino ai giorni nostri, in collaborazione con la Libreria Piemontese, ha tuttavia continuato a proporsi al suo pubblico attraverso questo nuovo strumento tecnologico. Tra le più recenti produzioni di Balocco, ricordo ‒ tra gli altri ‒ un interessante CD dedicato alle canzoni popolari di Padre Isler. Ma i tempi ormai sono cambiati, e questo approccio per arrivare ad un pubblico sempre più di nicchia, scorporato dallo spettacolo teatrale, non ha più il fascino trascinante dei recital dal vivo”.
Il 25 Giugno 2021, per celebrare i suoi primi 55 anni di carriera e il suo 80° compleanno, Roberto Balocco è tornato finalmente sulle scene con uno spettacolo tenuto presso il Teatro dell’Educatorio della Provvidenza, di Corso Trento, a Torino. L’artista ha riproposto i suoi più noti cavalli di battaglia di fronte ad un pubblico numericamente limitato dalla normativa antipandemica, ma sempre plaudente ed entusiasta.
Accanto a Roberto Balocco, l’immancabile fratello Piergiorgio, e il Gruppo Musicale folk “I Trelilu”, oltre ad una serie di fedelissimi amici e collaboratori, tra cui l’inossidabile Pàulin Siròt.