Il soprano torinese Graziella Sciutti, voce bella e svettante che calcò le scene internazionali
Il soprano Graziella Sciutti è nata a Torino il 17 aprile 1927 ed ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma con Rachele Maragliano Mori. Ha debuttato nel 1950, alla Rai, nel ruolo della sign.ra Guidotti nella prima rappresentazione de I due timidi di Nino Rota. Nel 1951 è stata Elisetta nel Matrimonio segreto di Cimarosa ad Aix-en-Provence, passando poi alla Fenice di Venezia ne La Clementina di Boccherini. L’anno seguente è stata Servilia ne La clemenza di Tito di Mozart alla Rai e Gambogi nella prima assoluta di Lord Inferno di Ghedini, ancora alla Rai, e la protagonista di Mozart di R. Hahn a Parigi.
Nel 1955 ha debuttato alla Scala di Milano come Frasquita nella Carmen di Bizet diretta da Herbert von Karajan, con Giulietta Simionato, Giuseppe Di Stefano e Rosanna Carteri, seguita da Papagena ne Il flauto magico di Mozart e Carolina nel Matrimonio segreto per l’inaugurazione della Piccola Scala. Cantò poi, all’Opera di Roma, come Clorinda ne La Cenerentola di Rossini diretta da Vittorio Gui, con Giulietta Simionato e Sesto Bruscantini. Dopo alcune esibizioni radiofoniche, si specializzò in ruoli leggeri e brillanti di opere del Settecento e del primo Ottocento, quali Don Chisciotte di Paisiello, Così fan tutte di Mozart, il Barbiere di Siviglia rossiniano. Si esibì inoltre in lavori contemporanei come Il quaderno di Francine di Wladimir Vogel (1952), Les caprices de Marianne di Henry Sauget (Aix-en-Provence, 1954), La donna è mobile di Riccardo Malipiero (1957). In seguito cantò anche al Covent Garden di Londra, a Salisburgo, Vienna, San Francisco. Fu famosa interprete mozartiana come Susanna nelle Nozze di Figaro e, forse ancor più, come Zerlina nel Don Giovanni, ruolo affrontato nel 1959 in una famosa registrazione discografica diretta da Carlo Maria Giulini, accanto a Joan Sutherland, Giuseppe Taddei ed Elisabeth Schwarskopf.
Nel 1961 fu Anna Glavari ne La vedova allegra di Franz Léhar nell’edizione televisiva Rai e nel 1962 interpretò in versione telefilm l’opera buffa in un atto La scala di seta di Gioachino Rossini. La sua voce di bel timbro, non particolarmente corposa, era sorretta da un’ottima tecnica vocale e da spiccate doti d’attrice, vivace e ammiccante, tale da renderla indimenticabile in molti ruoli da lei interpretati.
Abbandonata la carriera teatrale, si è dedicata all’insegnamento del canto e alla regia. È stata docente al Royal College of Music di Londra e ha diretto la messinscena, fra l’altro, di La voix humaine di Poulenc a Glyndebourne nel 1977, dell’Elisir d’amore di Donizetti al Covent Garden di Londra e del Flauto magico di Mozart a Coblenza nel 1985. È morta a Ginevra, città dove viveva da anni, il 9 aprile 2001.
La sua arte è testimoniata dalle registrazioni di Così fan tutte, Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Alcina, Ariodante, Orlando, Il barbiere di Siviglia, La scala di seta, L’italiana in Algeri, Fidelio, Il matrimonio segreto, Don Pasquale, Rita, Falstaff, La rondine.
Bruno Baudissone