Gianmaria Aghem, classe 1947, vanta un impressionante palmares nel mondo delle competizioni per auto storiche
TORINO. Dopo una vita di trionfi sulle auto storiche, il driver di Moncalieri (To) Gianmaria Aghem, a bordo della Blizz Primatist, la monoposto elettrica di ultima generazione, progettata e realizzata da un team tutto italiano coordina dallo stesso imprenditore e pilota torinese, classe 1947, ha battuto sulla pista di Nardò ben sette titoli mondiali: su 10 miglia, 100 km, 100 miglia e sull’ora. Era dal 2008 che non venivano registrati nuovi record sul tracciato in provincia di Lecce. I risultati, quattro senza e tre con zavorre, sono in attesa di essere omologati dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA).
“Sono davvero soddisfatto – è stato il commento dell’imprenditore torinese -. È stato un weekend incredibile ed emozionante. Questi record sono il frutto di un grande lavoro e di un grande team, una meravigliosa avventura iniziata nel 2016. Voglio ringraziare di cuore tutte le persone che hanno creduto in questo progetto, in primis la mia splendida famiglia. Blizz Primatist non è solo una monoposto elettrica, ma anche un profondo studio nel campo dei veicoli ad emissioni zero, finalizzato a migliorare il rendimento energetico, a consentire una diminuzione dei consumi, ottenendo una maggior autonomia. Il nostro obiettivo era dimostrare che una vettura alimentata da sole batterie può percorrere lunghe distanze e ad una velocità fino a pochi anni fa inimmaginabili. E credo proprio che ci siamo riusciti”.
Per la realizzazione di questo ambizioso progetto, il pilota moncalierese si è avvalso della collaborazione di Eugenio Pagliano (progettista della Z.E.R), degli specialisti della Carbonteam Srl di Saluzzo e della Podium Engineering Srl di Pont Saint Martin, del supporto del Politecnico di Torino e di professionisti con importanti esperienze nel mondo dell’automotive. Il team di ingegneri e progettisti ha sviluppato un veicolo propulso da un leggero motore asincrono a flusso assiale di ultima generazione, alimentato da batterie agli ioni di litio.
Il motore, che ha un peso di 20 Kg, è in grado di erogare una potenza di picco superiore ai 200 CV ed è stato ottimizzato in funzione del weekend al Nardò Technical Center. Il pacco batterie è formato da 2.688 celle agli ioni di litio, preventivamente selezionate e gestite da un algoritmo già collaudato in Formula 1.
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