In calo tra luglio e settembre 2018 il numero delle aziende artigiane piemontesi
TORINO. Il peso delle aziende artigiane piemontesi sul totale delle imprese italiane supera il 27%. L’artigianato è un settore molto rilevante in Italia, dal momento che si contano più di 118 mila realtà tra Lombardia, Emilia Romagna e, appunto, Piemonte. Purtroppo ciò non basta a incrementare l’economia del Paese.
«Il tessuto artigiano piemontese vive un momento di debolezza e fragilità in tutti i territori provinciali e nei principali settori produttivi. Questi dati sono un campanello d’allarme che non possiamo continuare a ignorare, e al quale dobbiamo rispondere intensificando gli sforzi per sostenere le imprese artigiane, attraverso politiche tese all’innovazione e alla sburocratizzazione» afferma il presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello.
L’artigianato regionale ha subito un calo nel terzo trimestre del 2018 dai dati forniti dal Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi: tra luglio e settembre, infatti, a fronte di un tasso di crescita debolmente positivo (+0,05%) registrato per le imprese piemontesi complessivamente considerate, il comparto artigiano, come quello nazionale, ha subito una debole contrazione della propria base imprenditoriale (-0,12%).
Confrontando i numeri, risulta che nel periodo indicato in Piemonte sono nate 1.457 imprese artigiane, mentre 1.594 sono state le cessazioni, portando quindi a 118.366 lo stock d’imprese artigiane complessivamente registrate a fine settembre 2018. Ne consegue che il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si sia tradotto in un tasso di crescita negativo (-0,12%), seppur in linea con quello medio nazionale (-0,08%).
L’industria ha segnato il calo più evidente (-0,33%), precedendo le costruzioni (-0,17%); il settore turistico è rimasto stabile (-0,09%), e anche quello del commercio (-0,07%); positivi sono apparsi agricoltura (+0,13%), e altri servizi (+0,12%).
Inoltre, dalle analisi è emerso come poco meno dell’80% delle realtà artigiane sia formato da ditte individuali, il 16,0% sia composto da società di persone, e solo il 4,8% abbia assunto la forma della società di capitale. Nel terzo trimestre 2018 le uniche realtà in crescita, poi, sono state le società di capitale grazie a un tasso del +0,91%. Le ditte individuali hanno mostrato una lieve flessione (-0,10%), una variazione negativa superiore a quella media regionale è stata segnata dalle società di persone (-0,48%), mentre la performance più critica appartiene alle altre forme (-0,63%).