TORINO. A poco più di un anno di distanza da “Torino. Il Guardiano dei Cavalieri”, Ivano Barbiero e il suo commissario Piacentini tornano alla ribalta con un nuovo noir, sempre per i tipi della genovese Fratelli Frilli Editori. Torino Tamarindo, come il precedente romanzo, dà uno spaccato preciso della Torino degli Anni Sessanta, con le sue energie e le sue fobie, la voglia di essere schietta e allo stesso tempo ipocrita. Lo stile di Barbiero è fluido, scorrevole, trascinante. Come deve essere quello di un giallista. D’altro canto, Barbiero ha dalla sua tanti anni trascorsi in veste di cronista di nera: tra questure e ospedali, scene del crimine e testimoni, talvolta, o meglio, quasi sempre scomodi… “Torino Tamarindo” così come “Il Guardiano dei Cavalieri”, scorre veloce, i capitoli si susseguono rapidi, mentre Aldo Piacentini prova a districarsi nel difficile groviglio di situazioni dove il più delle volte ciò che appare non è.
Niente più neve e disagi cittadini a fare da prologo agli avvenimenti delittuosi. Quella che fa da sfondo è piuttosto un’estate calda e sonnacchiosa che non dà un attimo di pace al commissario: già provato dalle frequenti liti e le continue ripicche tra l’anziana madre e la promessa sposa, che si è trasferita da loro, il responsabile della squadra omicidi torinese deve affrontare nuovi grattacapi sul lavoro. Nei sotterranei della Basilica dei Santi Maurizio e Lazzaro, a poca distanza dal movimentatissimo mercato di Porta Palazzo, viene rinvenuto il cadavere mummificato di un uomo: chi ha condotto l’esperimento per ridurlo in quello stato? E non è l’unico problema: Piacentini deve occuparsi anche del temuto ritorno dalla Spagna del killer Antonio Ponto. Una grana che proveranno a risolvere anche i carabinieri attraverso uno dei loro ufficiali più brillanti, il maggiore Stefano Tangitano soprannominato “Rosso Fumante”.
E come se non bastasse anche l’agente segreto Stella torna da Venezia nel capoluogo piemontese, dove subito deve fare i conti con il suo passato e un vecchio amore che giammai avrebbe voluto rincontrare.
Ivano Barbiero, Torino Tamarindo, Frilli Editore, pagina 208, euro 14,90
A seguire, vi proponiamo il primo capitolo. Buona lettura.
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