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Kniphofia o Tritoma, un fiore fastoso che ricorda un tizzone di fuoco

E’ una pianta perenne dal bel fiore fastoso che ci accompagnerà da agosto sino alle soglie dell’autunno con il suo color di brace accesa. E perché si chiama proprio Kniphofia? Un nome alquanto impopolare e lo si deve ad un medico tedesco Johann Hieronymus Kniphof, e per questo che fu invece chiamato attizzatoio rovente dagli inglesi, mentre altri lo chiamano semplicemente tritoma.

Di origine esotica ed appartenente alla famiglia delle liliaceae, è una pianta perenne e sempreverde a radici carnose, va esposta al sole e si propaga per radice, i suoi fiori sono usati anche come recisi

Sta bene accanto agli agapanthus e stimola la fantasia dei fanciulli, poiché in estate ha effettivamente la caratteristica di un fiore della giungla. In Europa fu introdotta attorno al 1700, la si può vedere d’estate ben acclimatata nei giardini della collina torinese e nei declivi pendenti, purché ben esposti al sole, ma vuole che il terreno dove affonda le radici sia ben fresco e impermeabile. La Kniphofia Springtime è quella che produce i fiori bicolori, chiari in basso e rosso acceso verso la punta, sembra proprio un tizzone ardente. La K. Uvaria è quella che sta bene anche nel nostro clima e d’inverno è sufficiente proteggere questa pianta al pedale con paglia, i colori delle spighe sono d’un bel rosso arancio e giallo, e le stesse spighe sono dense compatte e leggermente cilindriche; la K. Pupila ha una caratteristica particolare, di solito i fiori si aprono sempre dal basso verso l’alto, questa ha i fiori che si aprono al contrario, cioè iniziano a fiorire dalla cima in giù.

Comunque si aprano questi fiori sono straordinariamente ben eretti e slanciati sul loro stelo e non hanno bisogno di alcun sostegno che li tenga diritti. In novembre si legano le foglie rimaste senza tagliarle, anche la giungla va in riposo, si accenderà al sole dell’anno successivo.

Roxi Scursatone

Roxi Scursatone: artista e scrittrice. Ha frequentato l’Accademia Albertina e l’Ateneo torinese. Si è occupata da sempre di letteratura, critica d’arte e saggistica. Ha pubblicato il libro di critica letteraria “Breviario estetico di Gaia” (Genesi ed.) e “Jole con l’arte nei sandali” (Genesi ed.). Da più di un decennio suoi articoli e saggi brevi su artisti sono presenti sulla rivista “Vernice”. E per anni è sul periodico “Chiaravalle” con la sua rubrica dedicata all’arte e ai fiori. Suoi testi di poesia visiva sono stati pubblicati sulla rivista di poesia multimediale “Offerta speciale”.

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