La Fabbrica degli Edifici Spirituali: da luogo di preghiera a deposito di polveri da sparo
La storia della “Polveriera” di Borgo san Paolo a Torino, abbattuta negli Anni Quaranta per far posto all’ampliamento degli Stabilimenti Lancia
Un edificio di spicco che dominava il paesaggio del contado di San Paolo, all’estrema periferia occidentale della città, era la Fabbrica degli Esercizi Spirituali, in cui si riunivano per la meditazione e la preghiera (gli esercizi spirituali appunto), gli abitanti del circondario. Fu costruita per iniziativa del conte Silvestro Olivero su di un suo terreno ubicato nella zona detta di Viaborge e di Caraglio (corrispondente al quadrilatero compreso tra le attuali Via Lancia, Via San Paolo, Via Issiglio e via Caraglio).
L’edificio, terminato nel 1711, fu donato alla Compagnia di Gesù. Fu poi acquistato dall’Arcivescovado torinese, grazie al contributo della Compagnia di San Paolo e della Congregazione dei Mercanti, ed utilizzato come Seminario. Poi passò ai Missionari di San Vincenzo (1800), ed infine alla famiglia Racca (divenuta proprietaria anche della cascina Olivero). Nel 1811, la proprietà torna all’Arcivescovo di Torino.
Nel 1866 l’edificio diventa di proprietà demaniale e verrà utilizzato come Polveriera. La Polveriera San Paolo, con due successivi atti notarili rogiti nel 1935 e nel 1940, passa poi alla Lancia per consentirne l’ampliamento degli stabilimenti, e sarà inevitabilmente demolita.
Pagine di storia cancellate dal tempo, in un susseguirsi di cambi di destinazione, demolizioni e ricostruzioni, di pari passo con i continui mutamenti delle esigenze spirituali, industriali, demografiche e abitative dei Torinesi nelle varie epoche.
Sergio Donna