La Fiera del Porro di Cervere festeggia il suo 45° compleanno: appuntamenti dal 9 al 24 novembre

CERVERE. Dal 9 al 24 novembre appuntamento con l’edizione numero 45 della “Fiera del Porro di Cervere 2024”. Il piccolo centro, situato nell’operosa pianura tra le città di Fossano e Bra, ha saputo creare un binomio indissolubile con il Porro, tanto da identificare il proprio territorio con questo prelibato ortaggio, dando vita ad una delle fiere gastronomico-commerciali più importanti del Piemonte. 

Il Palaporro, attrezzato sin dalla passata edizione, con corredi di servizio da vero e proprio ristorante, resta il centro nevralgico dell’evento che da anni celebra le eccellenze del territorio. Continua il conferimento del Premio “Porro d’oro” assegnato dal Comune.

Il porro di Cervere è diverso da tutti gli altri porri. Vivo testimone di quanto l’Italia sia ricca di varietà di ortaggi, il “porro lungo d’inverno”, come è anche chiamato, è un prodotto tutelato che conserva, grazie alle caratteristiche del territorio in cui è coltivato, gusti e forme che lo rendono unico. Esteriormente presenta fusto alto, sottile, con una percentuale di bianco superiore alla metà, viene solitamente commercializzato in tipici mazzi contenenti 20 – 30 porri di calibro omogeneo con taglio della parte verde appena sopra la legatura. Il sapore è dolce, delicato, ben diverso da quello dell’aglio e della cipolla con cui è stretto parente.

Viene seminato tra metà marzo e metà aprile. Il trapianto, in filari distanti fra di loro circa un metro, viene effettuato tra metà giugno e metà luglio. Dal mese di settembre in poi le piantine vengono rincalzate a mano parecchie volte, previo sfoltimento delle foglie, fino ad avere un prodotto con la parte bianca cha raggiunge anche i 60 cm di lunghezza. Il porro giunge a maturazione a fine ottobre e può essere raccolto per tutta la stagione invernale. La coltivazione è legata a metodi tradizionali che si tramandano di generazione in generazione, che si adattano difficilmente ad ogni tipo di meccanizzazione e, quindi, conserva una componente di lavoro manuale che ne ostacola la produzione su larga scala.

Il porro raccolto in autunno può essere facilmente conservato durante il periodo invernale mantenendolo riparato dal freddo in un ambiente buio e chiuso, o legato a mazzi e coperto con uno strato di 15- 20 centimetri di sabbia fresca sotto serra, oppure dentro fosse all’aperto protette da uno strato di foglie secche o di paglia. Chi non ha orto o giardino può conservare i porri in un contenitore chiuso, al riparo dalla luce, anche sul balcone o in cantina.

Per ulteriori informazioni sull’evento consultare il sito: https://www.fieradelporrocervere.it/

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Nuova tassa balconi: 600€ per un po’ di spazio all’aria aperta | Primavera amarissima per milioni di cittadini

Ecco la nuova tassa sui balconi, devi pagare € 600 euro per sfruttare lo spazio…

1 ora ago

Figli, se ne hai ti spetta una nuova carta acquisti: lo Stato ti invia il bonifico diretto di 1000€ con ISEE sotto i 40.000

L'iniziativa dello Stato per arginare il calo demografico: perché il 2025 potrebbe segnare un punto…

5 ore ago

Aeroporto, passa la nuova normativa sicurezza: proibiti tutti dispositivi elettronici | Scatta il sequestro immediato

Giro di vite sulla sicurezza aeroportuale: resteranno a terra i dispositivi elettronici più pericolosi a…

15 ore ago

Codice della strada, entrato in vigore il nuovo obbligo: 1600€ di multa se non ti adegui subito | A Pasqua inizia la mattanza

Il nuovo obbligo del Codice della Strada ti espone a 1600 euro di multa. Se…

1 giorno ago

Spesa low cost: scarica subito quest’app e avrai uno sconto del 75% | Tutte le casalinghe ce l’hanno sul telefono

Se anche tu sei alla ricerca di un modo efficace per risparmiare sulla spesa, non…

1 giorno ago