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La monregalese Annetta Casaloni fu la prima a interpretare Maddalena nel Rigoletto verdiano

Foto con autografo di Annetta Casaloni
(Collezione Bruno Baudissone)

L’unica creatura nata a Mondovì Piazza il 13 dicembre 1826, come risulta dal registro battesimale, risponde al nome di Casalone Anna Maria Joanna. Casaloni è dunque un nome d’arte e Annetta il diminutivo di Anna Maria: lievi modifiche imposte probabilmente da un impresario, preoccupato di dare alla giovane un nome che “suonasse bene”. La Casaloni si trasferì verso i vent’anni a Milano per studiare canto con il maestro Panizza e debuttò alla Scala in Cenerentola di Rossini nel 1848. L’anno seguente ottenne una folgorante affermazione a Londra nella Linda di Chamounix di Donizetti, suscitando l’interesse della critica. Nel settembre 1850 Verdi l’ammirò al Teatro Carcano di Milano quale Federica nella Luisa Miller e la scelse, l’anno seguente, per creare il ruolo di Maddalena nel Rigoletto al Teatro La Fenice di Venezia.

Nonostante la carriera brillante, che la portò per una ventina d’anni nei più importanti teatri italiani ed europei, nel Nord e nel Sud America, la Casaloni cantò una sola volta a Torino, al Teatro Regio nel gennaio 1861, in uno dei ruoli più congeniali alla sua voce di autentico contralto:  l’Azucena del

Trovatore (opera in cui trionfò anche al Carlo Felice di Genova nel marzo dello stesso anno). Bella donna,  dotata  di  “voce  robusta, che modula con grande maestria”  (come  riferisce  un  critico  del tempo), abilissima attrice (“sovente con il solo gesto strappa l’applauso”), ebbe in repertorio Gli Ugonotti e Il profeta di Meyerbeer, la Lucrezia Borgia di Donizetti, Semiramide, Cenerentola, Barbiere di Siviglia e Italiana in Algeri di Rossini, Orfeo ed Euridice di Gluck. Nella sua città natale tenne vari concerti benefici, come quello al Teatro Sociale di Mondovì Piazza, il 31 marzo 1862, durante il quale si esibì insieme ad alcuni dilettanti.

La casa di piazza Vittorio angolo via Po dove visse Annetta Casaloni

Dopo il ritiro dalle scene, andò a Roma per insegnare canto alla Scuola della Confederazione Teatrale di Musica e si trasferì poi a Torino, in un alloggio di piazza Vittorio Veneto 1, dove visse fino alla morte, avvenuta il 7 gennaio 1915. Anche nella capitale piemontese fu apprezzata come maestra di canto. Ancora pochi giorni prima della sua scomparsa, la cantante (come riferisce un articolo pubblicato il 9 gennaio 1915) aveva impartito alcune lezioni a una sua allieva prediletta. Si trattava, quasi certamente, di Claudia (destinata a diventare la “divina” Claudia Muzio) impegnata in quel periodo al Teatro Regio di Torino nel ruolo wagneriano di Sieglinde.

In ricordo di Annetta Casaloni (e di altre voci monregalesi: Teresa De Giuli, Domenico Viglione Borghese, Mary D’Arneiro ed Emilio Aimo), il Comune di Mondovì ha organizzato dal 1988 al 2018 il Premio “Opera-Città di Mondovì”.

Bruno Baudissone

Bruno Baudissone

Pianista, compositore e musicologo, si è laureato nel 1973, a Torino, discutendo con Giorgio Pestelli una tesi sul melodramma di Verdi. Ha collaborato come critico musicale con la RAI, teatri (dal 1973, per 30 anni, con il Regio di Torino), case discografiche, enciclopedie, giornali e riviste specializzate (La Stampa, Stampa Sera, L’Opera, Strumenti e Musica, Suono Hi-Fi, Stereoplay, Applausi, Rassegna Musicale Curci, CD Classics, Orfeo, Audiophile Sound). È autore di una ventina di libri d’argomento musicale, tra cui il recente “Dizionario biografico dei cantanti piemontesi” (2024). Ideatore e responsabile del Premio “Opera-Città di Mondovì”, nel 1996 è stato insignito dal Presidente della Repubblica del Diploma di I grado con medaglia d’oro per i Benemeriti della Cultura e dell’Arte. Nel medesimo anno è stato ricevuto in udienza da papa Giovanni Paolo II, al quale ha presentato un CD contenente proprie musiche religiose interpretate dal soprano Magda Olivero.

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