La morte di Edoardo Agnelli e altri misteri della dinastia torinese in un libro di Antonio Parisi
Esperto di storia delle grandi dinastie, il giornalista Antonio Parisi arriva nelle librerie con il suo ultimo lavoro, dedicato alla famiglia che, nel bene e nel male, ha condizionato la vita dei torinesi negli ultimi 120 anni: gli Agnelli. Il sottotitolo è emblematico: “Tragedie e misteri della famiglia che ha dominato il Novecento italiano”. L’autore, a distanza di vent’anni di distanza dalla morte di Gianni Agnelli, da tutti conosciuto anche come l’Avvocato, ha deciso di ripercorrere soprattutto gli ultimi decenni di storia della dinastia, focalizzando le sue indagini, peraltro molto ben documentate, sulla misteriosa morte di Edoardo, figlio dell’Avvocato, ritrovato senza vita alla base del 35° pilone del viadotto dell’autostrada Torino-Savona, nei pressi di Fossano (Cn). La sua Fiat Croma, con il motore ancora acceso e il bagagliaio socchiuso, fu ritrovata parcheggiata a lato della carreggiata del viadotto sovrastante che attraversa la Stura di Demonte. Frettolosamente la magistratura concluse le indagini formulando l’ipotesi del suicidio. Era il 15 novembre 2000. Niente autopsia, nessun ulteriore accertamento.
Nel corso degli anni, Parisi ha raccolto documenti e testimonianze che confluiscono in questo volume, arricchito rispetto al precedente pubblicato nel 2019. Nel libro, edito dalla reggiana Diarkos, si dà ampio spazio alla figura e alla vicenda di quello che avrebbe dovuto essere l’erede dell’Avvocato, le cose che non tornano nella ricostruzione dell’intera vicenda sono tante.
Di certo sappiamo che Edoardo in più d’una occasione si era scagliato contro il capitalismo e la società dei consumi, ponendosi in una posizione contraddittoria e inverosimile per un uomo destinato a guidare una multinazionale con un business globale ramificato nell’industria metalmeccanica, nella moda e nei media. Suo padre Gianni lo aveva di fatto delegittimato non ritenendolo idoneo a fare il capitano di industria, designando alla successione prima il cugino Giovanni Alberto, detto Giovannino, e dopo la morte precoce del figlio di Umberto, stroncato da un terribile male, il nipote John Elkan, un ragazzino di vent’anni.
Come detto, il procuratore competente decise di concludere le indagini senza disporre un’autopsia. Pareva già tutto scritto: suicidio. Non c’erano misteri e l’Avvocato pretese la restituzione del corpo di suo figlio il prima possibile per i funerali. La verità probabilmente non si conoscerà mai, comunque il libro di Parisi ci aiuta a riflettere sui tanti, troppi misteri. Merito delle numerose annotazioni che nel libro superano il contenuto “testuale” del libro. Come scrive l’autore, “questo significa anche che ogni singolo concetto, vicenda storica o fatto di cronaca narrato è esplicato, approfondito e supportato da documenti”. Un libro da leggere tutto d’un fiato.
Antonio Parisi, Gli Agnelli, Tragedie e misteri della famiglia che ha dominato il Novecento italiano, Diarkos, 2023, pg. 224, euro 18
Piero Abrate