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“La voix humaine” e “Il segreto di Susanna” in abbinata al Regio

TORINO. Dal 16 al 27 maggio andrà in scena al Teatro Regio lo spettacolo abbinato, due atti unici in chiave lirica separati da 30 minuti di intervallo: La voix humaine e Il segreto di Susanna.

La voix humaine. La scena rappresenta l’angolo di una stanza femminile; una stanza tetra, azzurrognola, a sinistra un letto sfatto, a destra una porta socchiusa su un bagno bianco molto illuminato. Nel 1930 non esistevano i cellulari, non esistevano gli Iphone, né le migliaia di suonerie che siamo abituati ad ascoltare ogni giorno: il telefono era un apparecchio ingombrante, fisso, con il suo filo, la linea poteva cadere, c’erano le centraliniste. In quell’anno, la genialità di Jean Cocteau diede vita a una pièce teatrale che vedeva in scena una donna, sola, che dialogava al telefono con l’amante che l’aveva lasciata; il pubblico in sala sentiva solo lei, e non chi c’era dall’altro capo del filo. Una sfida teatrale vinta da Cocteau, con un testo che avvinghia lo spettatore fin dal primo minuto, pronto a parteggiare per lei sentendola raccontare bugie, confessare un tentativo di suicidio, pronunciare i suoi disperati “ti amo”. Al pubblico italiano la pièce di Cocteau è nota per la straordinaria interpretazione che ne diede Anna Magnani nel 1948 in un episodio del film Amore di Roberto Rossellini.

Il segreto di Susanna. Gil è rientrato precipitosamente a casa, ed è convinto di aver visto per strada sua moglie Susanna. Sono sposati da un mese, e lui non gradisce che lei esca da sola, eppure è convinto di averla vista, con la mantiglia grigia e il cappellino rosa. Susanna rientra di nascosto e dà al servo Sante la mantiglia, il cappellino e un pacchettino, poi va in camera a suonare il pianoforte. Gil la vede e si convince di essersi sbagliato, non poteva essere lei, però sente uno strano odore di tabacco. Lui non fuma, Susanna non fuma, nemmeno il servo Sante fuma, e quindi c’è solo una spiegazione: la moglie ha un amante che fuma. Gil è disperato e gelosissimo. Entra Susanna e Gil la spinge a ricordare i giorni felici del loro innamoramento, ma poi si turba perché la veste di Susanna sa di fumo. La donna confessa di avere un segreto ma di non volerlo svelare. Gil urla che andrà dalla suocera a protestare. Susanna si sente mortificata, mentre Gil rompe tazze e rovescia poltrone. Susanna va a piangere in un’altra stanza e Gil si accascia su una poltrona con la testa tra le mani, mentre Sante rimette a posto. Susanna porta al marito cappello, guanti e ombrello perché deve andare al circolo, e poi implora il suo perdono. Gil la bacia sulla fronte ed esce. Rimasta finalmente sola, la donna riceve il pacchettino che aveva dato a Sante e i due cominciano a fumare! Quello è il segreto di Susanna. Gil rientra precipitosamente e sente nuovamente odor di fumo: furioso, cerca invano il presunto amante; trovatosi a tu per tu con Susanna, le afferra la mano nascosta dietro la schiena e si scotta con la sigaretta accesa: finalmente Susanna confessa. Il geloso Gil si pente dei suoi sospetti e decide di fumare insieme a lei: “Tutto è fumo a questo mondo”.

Gli orari variano di giornata in giornata. Per il programma completo, così come per prenotare, consultare il sito www.teatroregio.torino.it.

Roberta Bruno

Torinese, classe 1961, è maestra professionista di tennis. Da sempre appassionata di musica, ha seguito numerosi concerti di artisti di livello internazionale sia all'Italia, sia all'estero.

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