Lavoro, se ti assumono scatta il divieto assoluto: inviare CV ad altri è vietatissimo | Il licenziamento è immediato

Colloquio di lavoro - Piemontetopnews.it

Colloquio di lavoro - Piemontetopnews.it (Foto Pexels)

Trovare lavoro è sempre più difficile, perderlo per aver cercato il secondo paradossale: la PA non transige.

Cercare lavoro, oggi, è un vero e proprio lavoro. Una delle tendenze dei giorni nostri è il vero e proprio boom dei siti che offrono opportunità di impiego. Ne esistono tantissimi, ma non per tutte le necessità.

Trovarsi senza lavoro ai giorni nostri non sarà un dramma come un tempo, ma rappresenta una doppia forma di stress. All’ansia per i guadagni mancati, che implicano la necessità di continuare a vivere con i genitori, si aggiunge quella per il tempo che passa.

Già, perché il mondo del lavoro non ci aspetta. A prescindere che si abbia in mano una laurea o un diploma il mercato ci considera “vecchi” già prima dei 30 anni. Una considerazione in antitesi alle abitudini del popolo italico, ma così va il mondo.

Il tutto senza contare che la maggior parte delle proposte contenute sui siti sopracitati richiedono specializzazioni e soprattutto esperienza che non sono per tutti, prefigurando un’evidente contraddizione in termini.

Cercare lavoro, che impresa! Le contraddizioni del mercato

Come faccio ad essere esperto e giovane al tempo stesso? Avere un curriculum vitae di tutto rispetto significa avere già un buon numero di lavori alle spalle e quindi non essere di primo pelo. E, dall’altro lato, un cv troppo lungo, si sa, non piace ai recruiter e ai grandi capi.

Insomma, trattasi di un cane che si morde la coda, problema che molti provano oggi ad aggirare ricorrendo al doppio lavoro. Uno principale, il full time che assicura stipendio e contributi, e quello per arrotondare. Quella che per sempre più persone sta diventando un’esigenza può però configurare un vero e proprio illecito. Almeno in alcuni casi.

Quando mandare un CV può costare caro - Piemontetopnews.it
Quando mandare un CV può costare caro – Piemontetopnews.it (Foto Pexels)

Il doppio lavoro è vietato (quasi) per tutti: ecco ciò che c’è da sapere

Se il secondo lavoro viene svolto al di fuori degli orari del primo senza che ci siano ripercussioni sul rendimento l’azienda non può vietarlo, ma il concetto vale solo per i dipendenti privati. È l’articolo 53 del DL 165/2011 a stabilire il divieto del secondo lavoro per chi opera nel settore pubblico. La PA in questo senso non concede via d’uscita e chi viene scoperto rischia di andare incontro ad una gamma di sanzioni che va dalla diffida alla multa e possono arrivare fino al licenziamento. Esiste però qualche eccezione.

Il dipendente pubblico può percepire uno stipendio aggiuntivo qualora questo provenga da attività “d’ingegno”. Si pensi a incarichi che prevedono la collaborazione con giornali o riviste o presso sindacati. Infine il dipendente pubblico, che non può  svolgere prestazioni occasionali, è invece autorizzato a svolgere l’attività di libero professionista, quindi avere una partita IVA, ma solo se il contratto pubblico è un part-time al 50% o inferiore.