L’idea della torinese Diletta: profumare l’identità digitale
TORINO. Diletta Tonatto, direttrice creativa della storica Maison Tonatto di Torino, ha 31 anni e ha trascorso una vita tra i profumi. Questi ultimi fanno talmente parte del suo modo di concepire e vivere il quotidiano che anche una volta laureata ha deciso di affrontare un dottorato in Sociologia dell’Olfatto per poter affrontare l’arte profumiera soprattutto attraverso un approccio filo-sociologico. Non a caso, nella mani di Diletta le essenze si trasformano in narrazioni olfattive fatte di simbolismi, richiami, memorie. Ogni profumo è un racconto, una storia, la carta d’identità olfattiva di una persona… o della sua “versione” digitale.
“Ogni qualvolta che usiamo lo smartphone o accediamo al web, riveliamo qualcosa di noi – ribadisce la giovane creativa torinese -. Può capitare che l’immagine di noi restituita dalla rete corrisponda a chi siamo realmente, può capitare che sia differente da quanto ci saremmo aspettati oppure esattamente la finzione costruita ad arte che abbiamo voluto mettere in scena oline. Qualunque essa sia… vi stupirà sapere che l’identità digitale di ciascuno di noi può trasformarsi in un profumo. Unico e personalissimo. E chi ancora pensa che il web sia intangibile si prepari a cambiare idea”.
Si sente spesso parlare di nasi che creano profumi incontrando i propri clienti, aiutandoli ad aprirsi per scoprire quale essenza possa descriverli meglio. In questo caso, però, per la prima volta il profumo artigianale prende forma estraendo l’essenza digitale di una persona. Sfruttando il potere spesso poco conosciuto dell’olfatto, Diletta Tonatto apre una finestra sul futuro, sulle sue possibili evoluzioni e sul significato di identità nell’era del web.
La prima fragranza di un’identità digitale creata da Diletta è parte di un’opera d’arte. Realizzata dall’artista Michele Tiberio, “Me, My Scent” è l’opera scultorea premiata ieri, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, tra i vincitori del concorso “Re:Humanism”, il primo premio dedicato al rapporto tra Arte e Intelligenza Artificiale organizzato da Alan Advantage, azienda attiva nel campo dell’IT con sede a Boston e a Roma.
“Me, My Scent” è un volume, un libro di oltre 1500 pagine posto su un leggio che raccoglie e mette nero su bianco letteralmente tutto ciò che esiste online del suo autore: foto, messaggi privati, like, pagine visitate… Tutti i dati di Facebook, Instagram, Google, Linkedin: il ritratto ingombrate e materico di chi è Michele Tiberio per la rete. Non solo: dal libro si leva un profumo, unico, irripetibile, quello composto da Diletta Tonatto grazie ad un algoritmo in grado di analizzare i dati che compongono un’identità digitale fino ad ottenere un profilo preciso e univoco al quale poter abbinare le essenze.