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L’ipomea, un genere che racchiude infinite varietà a partire dalla campanula rampicante

Misteriosa perché ha tanti legami e continua ad avere tante giovani amiche e ancora arricchisce la sua vasta gamma composta da piante perenni rampicanti, piante delicate e cespugliose, arbusti rampicanti, arbusti ibridi nani. L’ipomea lobata, ad esempio, da perenne è diventata annuale perché non sopravvive all’esterno. Un genere che racchiude infinite varietà che vanno dalla campanula rampicante sino alla Ipomea batatas (la patata americana, quella dolce) chiamata anche Batata edulis, la parte edula è proprio la grossa radice che ora viene coltivata come annuale per i suoi tuberi, fiorisce in estate e raggiunge il metro e più di altezza.

Il mistero oltre che nelle molteplici varietà, sta anche nella congettura per cui alcuni la vogliono considerare la patata che Colombo portò in dono alla regina Isabella e qualcun altro afferma che non sia questa la patata, ma quell’altra che appartiene alla famiglia delle solanacee, mentre questa appartiene alla famiglia del convolvolo  ed inoltre che la stessa pianta fosse già nota ai cinesi. In Italia si usava coltivare la batatas come pianta da appartamento, immergendo un tubero nell’acqua e vederne presto i germogli crescere e dotarsi di foglie dalle forme cuoriformi, lobate e sfumate di viola.

L’Ipomea Purpurea

Ecco l’aspetto duttile di questa  pianta, dalle facili ibridazioni, dalle complesse diversità tra loro proprio come accade negli individui stessi del nostro genere umano, quindi ricordiamoci che sia la pianta sia gli individui sono unici e a sé stanti. Parrà più bella e rara anche l’ipomea ibrida che si chiama Sweet Caroline da tenere in casa in vaso, servirà ad osservarne l’evoluzione della sua deliziosa chioma fogliare, ha foglie color porpora violetto, con riflessi verdi che sono una mistura di sfumature. Ma il convovolo ancora più interessante è ancora da vedersi nella campanella turchina o l’ipomea purpurea usata per ricoprire reti e pergolati, seminata in aprile è già dopo un paio di settimane in grado di svilupparsi rapidamente e riempirsi di foglie cuoriformi e  poi di fiori viola o azzurri in luglio e agosto.

Roxi Scursatone

Roxi Scursatone: artista e scrittrice. Ha frequentato l’Accademia Albertina e l’Ateneo torinese. Si è occupata da sempre di letteratura, critica d’arte e saggistica. Ha pubblicato il libro di critica letteraria “Breviario estetico di Gaia” (Genesi ed.) e “Jole con l’arte nei sandali” (Genesi ed.). Da più di un decennio suoi articoli e saggi brevi su artisti sono presenti sulla rivista “Vernice”. E per anni è sul periodico “Chiaravalle” con la sua rubrica dedicata all’arte e ai fiori. Suoi testi di poesia visiva sono stati pubblicati sulla rivista di poesia multimediale “Offerta speciale”.

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