Lo Sci Club Bardonecchia compie 110 anni, tra i soci onorari ci fu anche papa Wojtyla
BARDONECCHIA. Tra gli sci club più longevi d’Italia c’è da annoverare quello di Bardonecchia che sabato 8 festeggia i suoi 110 anni di attività. L’appuntamento è per le ore 17,30 nella sala Giolitti del Palazzo delle Feste. La manifestazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e dal Comitato FISI Alpi Occidentali, sarà l’occasione per illustrare i programmi e i nuovi progetti su cui il direttivo del “Bardonecchia” sta lavorando. A celebrare i 110 anni dello Sci Club storico della “Conca” interverranno il Vicepresidente della FISI Pietro Marocco, il Presidente del Comitato Alpi Occidentali Pietro Blengini, il sindaco di Bardonecchia Francesco Avato e le altre autorità locali.
A dare vita al sodalizio dell’alta Valle di Susa furono nel 1908 un gruppo di pionieri dello sci, attirati dalle prime evoluzioni sulle nevi dell’ingegnere svizzero Adolfo Kind, “profeta” del nuovo sport in Italia. I valligiani si riunirono in una conca che si era rivelata sin dall’inizio del secolo terreno ideale e fertile per gli appassionati della neve: dai primi passi sulle pendici della regione Molino, l’attuale Campo Smith, alle prime gite nella splendida Valle Stretta. Primo presidente fu Emilio Armando, segretario Domenico Ancellotti e membri del consiglio i signori Pallavio, Bosticco e alcuni ferrovieri.
Grazie all’entusiasmo dei pionieri, nell’autunno del 1908 dello stesso anno fu terminato il trampolino di salto da 50 metri alle pendici del Colomion, a cura del “fratello maggiore” Ski Club Torino e del 3° Reggimento Alpini comandato dal capitano Ferretti. Nell’inverno 1908-1909 vennero organizzati i primi Campionati Italiani di sci. Il trampolino era a quei tempi un impianto all’avanguardia, con una pendenza media di 33° e una larghezza di 6 metri. Poteva ospitare le evoluzioni di due sciatori in parallelo e non a caso i fratelli norvegesi Smith vi stabilirono il nuovo record mondiale di salto, con la misura di 44 metri, incredibile per l’epoca.
Dopo la Prima guerra mondiale si organizzarono le prime gare moderne di sci da discesa. Gli atleti dello Sci Club Bardonecchia, sin dalle prime manifestazioni, colsero allori importanti a livello nazionale e internazionale, contribuendo ad accrescere la fama della cittadina. La storia dello Sci Club da quegli anni rimane strettamente intrecciata con quella della stazione turistica invernale. Sino al 1957 la “scuderia” dello Sci Club restò tutt’uno con la locale scuola di sci, ma in quell’anno il presidente Ferruccio Bosticco decise ci separare le due realtà, per dare un’impronta più agonistica alla società sportiva.
L’elenco dei tanti campioni che hanno portato in alto il nome del “Bardonecchia” comincia con i fondisti e con i saltatori e prosegue con i discesisti e con tecnici e allenatori del calibro del compianto Ferruccio Bonaiti e di Gino Senigagliesi. Nel “Bardonecchia” sono cresciuti talenti come quello della discesista Clotilde Fasolis, a 17 anni portabandiera dell’Italia nella cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi Invernali di Grenoble. Anche Teresio Vachet ha l’onore di rappresentare l’Italia a Grenoble, mentre Anahid Tasgian si distingue nelle gare degli universitari. Atleti e tecnici come Aldo Timon hanno dato vita ad una vera e propria scuola tecnica bardonecchiese, accompagnando la crescita agonistica dei campioni degli anni ‘70. L’elenco degli atleti del “Bardonecchia” che hanno fatto parlare di sé è lunghissimo, ma alcuni nomi meritano di essere citati per la loro presenza in Nazionale tra gli anni ‘80 e oggi: Luca Pesando, Fabio De Crignis, Alberto Senigagliesi e i fratelli Camilla e Giovanni Borsotti.
In 110 anni lo Sci Club Bardonecchia ha organizzato centinaia di manifestazioni ad altissimo livello: dalle epiche classiche di fondo del Trofeo Martini & Rossi e della Coppa Principi di Piemonte alla Settimana Internazionale di Salto, dai Campionati Mondiali Universitari alle varie edizioni dei Campionati Italiani Assoluti e Giovani, dai campionati Mondiali Militari e Junior ai Campionati del Mondo Ferrovieri, dal Gran Premio Internazionale Commercianti alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù e Studenteschi, dalle gare internazionali FIS alle finali della Coppa Europa 1998.
Nel 1969 venne conferita allo Sci Club la Stella d’ Oro al merito sportivo, per la prima volta in Italia assegnata ad un club di sport invernali. Un vanto del sodalizio è anche quello di avere avuto tra i soci onorari niente meno che papa Giovanni Paolo II. La tessera d’onore venne inviata al Santo Padre, notoriamente appassionato di sci, in occasione dei 75 anni del sodalizio. Il Papa, da sempre molto vicino agli sportivi e amante in modo particolare della montagna, ringraziò con una calorosissima lettera augurale ed impartì la benedizione apostolica.