L’Olivetti di Walter Lazzarin, scrittore di strada, e i suoi tautogrammi
TORINO. Arriva da Rovigo, anche se al momento vive a Roma, pur essendo un nomade della scrittura. Da circa due anni e mezzo Walter Lazzarin gira l’Italia, prendendo posto nelle vie e nelle piazze principali del Bel Paese, dove scrive racconti con la sua Olivetti rossa. Un tappeto, una macchina da scrivere, un piccolo taccuino e qualche penna sono il bagaglio di questo trentacinquenne, che regala tautogrammi, componimenti nei quali tutte le parole hanno la stessa lettera iniziale. «La monotonia di Rovigo e le mie passioni, viaggiare e scrivere, mi hanno portato fino a qua. La gente, incuriosita, si ferma a chiedermi cosa faccio. Io imparo a memoria i miei racconti e poi li batto sulla macchina da scrivere», dice Walter.
In questi anni è stato contattato da scuole, associazioni, librerie, televisioni, e anche dalla Rai, per la quale ha lavorato nove mesi nella trasmissione “Dribbling”, in cui componeva a voce racconti sul calcio in un minuto.
Oltre a questa vita itinerante, Lazzarin tiene corsi di scrittura in alcune città italiane, come Milano e Rovigo, e riesce a mantenersi con la scrittura, in quanto, per strada, ha la possibilità di vendere molte copie dei suoi scritti: «Ho pubblicato, fino a oggi, quattro libri, tra cui racconti e romanzi. Quest’avventura in giro per l’Italia è un po’ faticosa, ma io vorrei campare di scrittura», afferma.
Unico caso italiano, sembra, Walter Lazzarin, laureato in Economia aziendale e in Filosofia, dopo essere stato un insegnante precario, ha deciso di rincorrere un sogno, come si legge sul suo blog, sul quale scrive: «L’idea non è solo di farmi conoscere come autore: vorrei riavvicinare le persone alla narrativa». E in futuro? «In progetto, in questo momento, c’è uno spettacolo teatrale che farò con un amico», spiega lo scrittore.