L’Oreal, contratto integrativo modello: permessi pagati ai papà e contribuiti per l’asilo nido
SETTIMO TORINESE. Nei prossimi tre anni i dipendenti dell’Oreal di Settimo potranno godere di un contratto integrativo che ha pochi eguali in Italia. Sindacati e azienda, dopo sette mese di trattativa hanno raggiunto nei giorni scorsi un accordo che le parti definiscono “innovativo e al passo coi tempi”. Tra i punti salienti ci sono dieci giorni di permesso retribuito al padre lavoratore per la nascita del figlio, contributi per retta dell’asilo nido, autocertificazione per le assenze e borse di studio per i figli dei dipendenti. Ma queste sono soltanto alcune delle novità introdotte nel contratto integrativo che coinvolgerà i 400 addetti dello stabilimento piemontese.
Per i genitori al lavoro e l’assistenza ai familiari sono previsti ad esempio una serie di permessi retribuiti e agevolazioni. Tra queste 40 ore di permessi retribuiti per le visite mediche dei dipendenti, dei figli fino all’ottavo mese di età e dei famigliari non autosufficienti; accesso al part-time per il bambino fino al terzo anno di età e anche per i genitori non autosufficienti; possibilità di avere un’integrazione del 15% a carico dell’azienda per l’estensione facoltativa del congedo parentale, permessi di due mezze giornate l’anno anche cumulabili per l’assistenza al bambino o all’anziano malato.
Inoltre, l’azienda aumenta a 0,2% il contributo a suo carico per la pensione integrativa contrattuale, vengono erogati 250 euro sul conto welfare utilizzabili per il fondo previdenziale di categoria; si inserisce un osservatorio per analizzare le modalità di svecchiamento del personale, anche attraverso forme di part-time oltre che quelle previste dalla legge. E, ancora, l’accordo prevede una riduzione di 40 ore annue che saranno utilizzate per la riqualificazione dei lavoratori. L’orario di lavoro si attesterà pertanto intorno alle 35 ore a settimane. In quanto ai premi di produzione ne viene introdotto uno variabile di 2.120 euro, cui si aggiunge un premio presenza di circa 1.000 euro.”
«Si tratta di un contratto innovativo, che punta a ridistribuire il lavoro che c’è, a riqualificare i lavoratori per adeguarli alle nuove tecnologie tramite la formazione – spiega Alfonso Pronvenzano della Filctem-Cgil -. Sono previsti diversi permessi non solo legati ai figli ma anche per i genitori anziani. E’ un ottimo accordo di welfare perché è incentrato prevalentemente sulla previdenza complementare».