Mario Parodi dedica un libro all’olimpionico si sollevamento pesi Giuseppe Tonani
Sabato 13 gennaio alle ore 18 nella sede del Comitato Dante Alighieri di Torino di via Cesare Battisti 17 verrà presentata l’ultima fatica letteraria dello scrittore e poeta torinese Mario Parodi. Il libro, La leggerezza dell’allodola, è dedicato al pesista lodigiano Giuseppe Tonani, che conquista la medaglia olimpica nei pesi massimi a Parigi nel 1924. Ma cosa c’entra la leggerezza di un’allodola con un pesista? “A prima vista è un ossimoro, ma si stempera in un volo nel tempo che ha connotazioni di ottimismo e di allegria, peculiarità di un uccello cantato dai più grandi poeti”, ci tiene a precisare l’autore.
A coordinare l’incontro sarà Giuseppe Saccani, presidente del Comitato torinese della Dante Alighieri, alla presenza ovviamente dell’autore, del presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio e del maestro di pesistica CUS Torino Salvatore Zaffina.
Questo lavoro, come ci precisa lo stesso Pardi è una scommessa: “E il primo libro su un sollevatore di pesi, atleti da sempre dimenticati dai media. Per mettere assieme i pezzi mi sono messo in contatto con i parenti di Giuseppe Tonani ed ho affiancato ai dati puramente agonistici le vicende di una vita intensa e affascinante, che ha abbracciato quasi un secolo di storia”.
Parlando del vincitore della medaglia d’oro al Velodrome d’Hiver di Parigi, ne è nato un testo a metà fra saggio e romanzo, di scorrevole e gradevole lettura. Per dovere di cronaca, Tonani, classe 1890, partecipò altre due volte ai Giochi olimpici: la prima ad Anversa 1920, ove con la squadra italiana si classificò al quinto posto nel tiro alla fune, e una terza ad Amsterdam 1928, ove fu settimo nel sollevamento pesi dove nel 1924 a era stato primo. A dire il vero ai Giochi parigini il lodigiano non è lui il favorito della prova, a dispetto dei suoi 109 kg. di peso che ne fanno una sorta di gigante buono, sempre pronto al sorriso, in quanto in lizza c’è pure Filippo Bottino, che difende il titolo olimpico conquistato ad Anversa. Ma il campione in carica è solo lontano parente del sollevatore che in Belgio sbaragliò il campo. Così la sfida sarà tutta tra Tonani e l’austriaco Franz Aigner, campione del mondo in carica a Vienna nel 1923. Alla fine la spunterà l’italiano sollevando complessivamente 517,5 chili e stabilendo il nuovo record mondiale ed olimpico. Il gigante buono lombardo gareggerà fino a 47 anni vincendo, tra gli altri, ben otto titoli nazionali. E scusate se è poco…
Mario Parodi, La leggerezza dell’allodola – La storia di Giuseppe Tonani, Edizioni Mille, 126 pagine, 14 euro
Piero Abrate