Maurizio Rasero, presidente della Provincia di Asti interviene sulle multe: “Senza gli introiti degli autovelox non avremmo le risorse necessarie per andare avanti”

Nuova polemica sugli autovelox

Nuova polemica sugli autovelox - Pixabay - Piemontetopnews.it

Esplode una nuova polemica relativa agli autovelox, i tanto discussi dispositivi stradali che vigilano sul rispetto dei limiti di velocità

Le polemiche sui proventi derivanti dalle multe elevate dagli autovelox continuano a infiammare il dibattito pubblico. Ad intervenire a gamba tesa sulla questione è Maurizio Rasero, presidente della Provincia di Asti.

Rasero, intervenuto nel corso dell’approvazione del bilancio del 2024, ha espresso una posizione netta: “Senza gli introiti degli autovelox non avremmo le risorse necessarie per andare avanti“.

Una dichiarazione con cui Rasero ha posto l’accento sulla cruciale importanza di questi fondi per il mantenimento e la sicurezza della rete viaria provinciale ma che ha scatenato inevitabili polemiche.

Anche grazie ai soldi delle multe – ha aggiunto il consigliere provinciale Luigi Gallareto – , nel corso del 2024 sono state assunte 12 persone tra cui due agenti di polizia provinciale e quattro della vigilanza faunistica venatoria“.

Autovelox sì o no

Secondo Rasero i ricavi generati dalle sanzioni per eccesso di velocità non rappresentano una mera caccia al contravventore“, ma costituiscono una fonte di finanziamento indispensabile per far fronte alle numerose esigenze legate alla manutenzione delle strade provinciali.

Asfalto dissestato, segnaletica carente, illuminazione inadeguata: sono solo alcune delle problematiche che affliggono le infrastrutture viarie e che richiedono interventi costanti e onerosi. Per questo il presidente della Provincia di Asti sottolinea come i fondi derivanti dalle multe vengano reinvestiti direttamente nel miglioramento della sicurezza stradale.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Rasero Maurizio (@raseromaurizio)

Senza le multe non si fa niente

Opere che riguardano la sistemazione del manto stradale, l’installazione di nuovi sistemi di segnalazione, la messa in sicurezza di incroci pericolosi e, in generale, tutti quegli interventi volti a rendere le strade più sicure per gli automobilisti, i motociclisti e tutti gli utenti della strada. Tuttavia, la dichiarazione di Rasero inevitabilmente riapre il dibattito sulla legittimità e sull’etica di un sistema in cui le sanzioni per infrazioni al codice della strada diventano una voce di bilancio fondamentale per gli enti locali.

Se da un lato è innegabile la necessità di implementare risorse per la manutenzione stradale, dall’altro sorge il dubbio che si possa creare un incentivo, seppur indiretto, a “fare cassa” con gli autovelox, talvolta percepiti come strumenti più orientati alla sanzione che alla prevenzione. Rasero ha a tal proposito sottolineato l’importanza della trasparenza nell’utilizzo dei fondi derivanti dalle multe, invitando i cittadini a verificare come questi introiti vengano effettivamente impiegati per il miglioramento della viabilità. Le polemiche però sono garantite.