TORINO. Il direttore d’orchestra israeliano Pinchas Steinberg
La nuova stagione d’opera e di balletto si compone di 14 titoli: undici opere, di cui una in prima rappresentazione assoluta in tempi moderni, e tre appuntamenti con la danza, tra i quali il ritorno di Roberto Bolle. Un cartellone, frutto di un rinnovato progetto artistico, che presenta grandi capolavori irrinunciabili, di doverosa programmazione nella vita artistica di un teatro d’opera. Il nuovo corso del Teatro vede William Graziosi come sovrintendente e Alessandro Galoppini come direttore artistico.
Il nuovo cartellone mette in primo piano i grandi capolavori, alcuni dei quali da troppo tempo assenti sulle scene del Regio; si avrà così la grande opportunità di apprezzare quei titoli ormai entrati nel mito e nella storia, custoditi nel cuore di ogni spettatore. Un punto di partenza ideale per accedere alle meraviglie dell’opera. Una “playlist” ideale che vede presenti i fab four della lirica: Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi, e poi ancora i due padri che hanno consolidato, nel Novecento, il predominio dell’opera italiana nel mondo: Giacomo Puccini e Pietro Mascagni. Una prima rappresentazione assoluta in tempi moderni impreziosisce la Stagione: si tratta dell’Agnese di Ferdinando Päer, dramma semiserio del 1809, capolavoro da riscoprire e gemma della produzione musicale a cavallo tra Settecento e Ottocento, che influenzò profondamente la successiva generazione di operisti. Chiude la Stagione la prima rappresentazione al Regio di Porgy and Bess, l’ultimo capolavoro teatrale di George Gershwin.
Per la danza, oltre al ritorno di Roberto Bolle and Friends, è in cartellone Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev con il Balletto dell’Opera di Perm e un’altra prima assoluta: La giara, una creazione della Compagnia Zappalà Danza sulla musica di Alfredo Casella.
A marzo, dal 12 al 24, il nuovo allestimento dell’opera Agnese di Ferdinando Paër (1771-1839) catalizzerà tutta la curiosità del pubblico e l’attenzione della critica attorno a questo titolo, proposto in prima rappresentazione moderna. Sempre a marzo, il 22 e il 23, verrà messo in scena Pinocchio, l’opera liberamente tratta dalla celebre fiaba di Collodi, con musica di Pierangelo Valtinoni, libretto di Paolo Madron e regia di Luca Valentino. Ad aprile, dal 10 al 20, sul palcoscenico tornerà, dopo più di vent’anni, La sonnambula, di Vincenzo Bellini: Maurizio Benini dirigerà l’Orchestra e il Coro del Regio in questa delicata partitura dalle tinte pastello con la regia di Mauro Avogadro.
Per ulteriori informazioni: www.teatroregio.torino.it.
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