Nati il 10 luglio: lo scrittore e giornalista torinese Mario Sobrero
Mario Sobrero nasce a Torino il 10 luglio 1883. La famiglia è originaria di Diano D’Alba, nelle Langhe, dove possiede una villa nella quale Mario trascorre i mesi estivi e dove frequenta i cugini milanesi, la nota famiglia di musicisti Abbado. Nel 1890 nasce il fratello Emilio, che avrà una carriera artistica importante nel campo della pittura. Suo zio Cesare giornalista e fondatore tra l’altro di “La domenica D’Arte” nonché corrispondente da Roma per la “Gazzetta di Torino”, avrà notevole influenza sulle scelte professionali dei nipoti. Mario è predestinato a diventare giornalista e dopo essere stato inviato speciale e corrispondente di guerra per la “Gazzetta del Popolo”, diviene direttore della “Illustrazione del popolo”. Già nel 1915 le sue corrispondenze vengono radunate in volume dall’UTET insieme a quelle di Arnaldo Cipolla con il titolo “A traverso sette popoli in guerra: visioni e impressioni di due corrispondenti”. Nel 1917 invece le sue corrispondenze trovano posto nel volume Sulle navi d’Italia.
Come narratore, Sobrero si afferma con le novelle di L’avvenire in dono (1920), e con i romanzi Violetta di Parma, (1920) e Pietro e Paolo (1924, quasi subito tradotto in inglese e francese), nei quali un senso doloroso della solitudine umana, e una crepuscolare tenerezza per le umili cose, si mescolano ad un interesse vivo per i contrasti spirituali del proprio tempo, ad una virile moralità: in forme ancora incerte fra la narrativa psicologica e il racconto evocatore di liriche atmosfere.
Frequenta e diviene amico di numerosi scrittori tra i quali Alvaro, Betti, Ojetti, Piovene, Puccini.
Nel 1931 esce il suo secondo libro di novelle L’addio dell’angelo e nel 1938 il romanzo Di padre in figlio, che nel 1947 viene tradotto in tedesco. Il Minculpop impone l’inserimento di una frase di riprovazione per il deputato antinazionale Metello Farra per evitare la censura.
I suoi viaggi in India sono testimoniati nel volume Nella terra dei fiumi sacri del 1929. Suoi racconti si trovano sulla rivista “Novella”, e collabora anche alla rivista teatrale “Il Dramma”. Muore a Roma il 7 giugno 1948.