Nati il 15 marzo: l’attrice torinese Caterina Boratto
Caterina Boratto nasce il 15 marzo 1915 a Torino, nel quartiere San Donato. Orfana di padre, a soli 13 anni si diploma in canto e pianoforte. Diviene una star del cinema al suo esordio, con il successo del film “Vivere” del 1936, a cui fanno seguito altri film da protagonista. Nel 1939 viene scritturata dalla Metro come unica attrice italiana destinata alla prestigiosa “scuderia” di L.B. Mayer, dove lavorano i nomi più noti della cinematografia mondiale: Gable, Garbo, Garland, Tracy. Nel 1942, a seguito della dichiarazione di guerra dell’Italia agli Stati Uniti, si trova a dover lasciare Hollywood per far ritorno a Torino, interrompendo così il suo contratto settennale con la Mgm. Nel 1944 sposa Armando Ceratto, proprietario della clinica Sanatrix, sede di una base operativa del Cln.
Con il marito, dà protezione ad alcuni ricercati. In quegli anni, l’artista soffre il dolore per la fucilazione a Cefalonia del fratello Filiberto, il cui corpo non verrà mai ritrovato. Nel dopoguerra decide di dedicarsi alla vita familiare. I suoi due figli nasceranno nel 1946 il primo e nel 1954 il secondo. Caterina Boratto torna davanti alla cinepresa nel 1962 con una parte nel film “8 1⁄2” di Federico Fellini che vede in lei “una regalità completa” e la vorrà con sé per altri due film. Alternando cinema, televisione, radio, teatro, operetta, fotoromanzi e pubblicità lavora con oltre 40 registi, tra i quali anche premi Oscar: Bolt, Pollack, Wertmuller, oltre allo stesso Fellini. Muore a Roma nel 2010, all’età di 95 anni. È sepolta nel cimitero Parco di Torino.
Accompagnata dal motto “forza e coraggio”, appreso in famiglia fin da piccola, l’attrice, in oltre 50 anni di carriera, s’impone sullo schermo valorizzando le proprie qualità: voce, talento, fotogenia, portamento, professionalità e bellezza, riuscendo così anche a sfidare con successo lo scorrere del tempo.
Negli ultimi anni amplia le sue esperienze dedicandosi all’operetta (La principessa della Ciarda), il teatro pirandelliano con Peppino Patroni Griffi e la fiction televisiva (Anna Karenina, sceneggiato televisivo (1974) diretto da Sandro Bolchi, e Villa Arzilla, interpretato nei primi Anni Novanta sotto la regia di Gigi Proietti).
Nel 2003 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le conferisce l’onorificenza di Commendatore per meriti artistici. Muore a Roma nel 2010, all’età di 95 anni. È sepolta nel cimitero Parco di Torino. Il 27 ottobre 2023 la città di Torino le ha intitolato un’area verde nella centrale piazza Statuto