Personaggi

Nati il 16 febbraio: il giornalista e politologo torinese Filippo Burzio, fu direttore de La Stampa

Filippo Burzio nasce a Torino il 16 febbraio 1891. Compie gli studi medi superiori all’Istituto Tecnico Industriale Sommeiller dove ottenne la licenza fisico-matematica. Laureato in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino il 21 dicembre 1914, sviluppa alcune ricerche sulla balistica, materia per la quale ottenne la libera docenza; successivamente insegna tale disciplina all’Accademia Militare e al Politecnico di Torino. Contemporaneamente sviluppa un suo pensiero politico e filosofico che ben presto prevale sui suoi interessi scientifici e che espone in varie opere.

Il suo pensiero si riconduce alla sua educazione liberale e illuministica, alla tradizione piemontese e a figure come Jean-Jacques Rousseau, Camillo Cavour e Giovanni Giolitti. Burzio elabora la cosiddetta dottrina del Demiurgo, personalità in grado di moderare i comportamenti della società umana e di indirizzarne le aspirazioni. Nel suo pensiero alcuni vedono l’anticipazione di temi di attualità, in particolare di tematiche europeistiche.

Collaboratore del quotidiano La Stampa dal 1934, ne tiene la direzione dal 10 agosto all’8 settembre 1943. Per una successiva condanna a morte per antifascismo, è costretto alla clandestinità fino alla liberazione. Dopo la caduta del fascismo è di nuovo direttore del quotidiano torinese. E’ anche socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei per la classe di Scienze Morali.

Muore improvvisamente per infarto il 25 gennaio 1948. Al suo nome è dedicata una Fondazione. Il primo convegno a lui dedicato si svolge il 12 novembre 1950 al Teatro Carignano di Torino. A Burzio viene dedicato un convegno anche il 23 gennaio 1998.

(fonte: Wikipedia)

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