Nati il 2 marzo: Maria Clotilde di Savoia, figlia primogenita del re Vittorio Emanuele II
Figlia del re di Sardegna (poi re d’Italia) Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena, Maria Clotilde di Savoia nasce a Torino il 2 marzo 1843. Figlia prediletta del padre, per ragion di stato, deve accettare controvoglia il matrimonio, che ha luogo il 30 gennaio 1859, con Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte (1822 – 1891), noto e attempato libertino, combinato dal Cavour e da Napoleone III.
Vive quindi a Parigi, sfuggendo gli splendori della Corte imperiale, dedita alla beneficenza con gran dispetto del marito. Modesta, ma fiera: all’imperatrice Eugenia, che non proviene da una famiglia reale, ma vuole insegnarle come andare vestita, risponde: “Signora, voi dimenticate che io sono nata a Corte”. La sua vita parigina è tutta improntata in senso cristiano. Dopo la Messa quotidiana si reca ad assistere gli ammalati, mentre in casa sopporta la distanza di vedute con il coniuge. Per anni subisce i suoi comportamenti libertini e la sua vita dissipata. Il marito in seguito finirà per abbandonarla, lasciandola in ristrettezze economiche.
Scoppiata la rivoluzione a Parigi nel 1870, Maria Clotilde decide di rimanere nella città in rivolta, malgrado le insistenze del padre a rientrare in patria, rispondendogli con la famosa lettera che riassume tutta la sua vita, improntata ai doveri di una principessa di Casa Savoia. Fuggiti tutti i Bonaparte (l’imperatrice Eugenia lascia la capitale travestita) e proclamata la Repubblica, lascia per ultima e da sola, in pieno giorno, Parigi con la sua carrozza scoperta e le sue insegne recandosi alla stazione. La guardia repubblicana le rende gli onori.
Per anni subisce i comportamenti libertini e la vita dissipata del marito che in seguito la abbandona lasciandola in ristrettezze economiche. Muore a Moncalieri il 25 giugno 1911. Viene sepolta nella basilica di Superga, insieme agli altri principi e duchi di Savoia.
Il 10 luglio 1942 viene avviata la sua causa di beatificazione da parte di Pio XII, il quale dichiara la principessa Serva di Dio. La causa di beatificazione della principessa è ancora aperta.