Nati il 2 settembre: il giornalista e scrittore torinese Davide Bertolotti
Davide Bertolotti nasce il 2 settembre 1784a Torino da una ricca famiglia di agiati commercianti. Dopo i primi studi continua la preparazione sotto la guida di G. Mabellino, vice bibliotecario dell’ateneo torinese, poi, verso i diciassette anni, ebbe a Napoli insegnamenti e consigli dall’Andrés. Dopo la formazione letteraria si trasferisce a Milano, diventando molto attivo in campo culturale. Ottimo conoscitore di inglese e francese, si segnala traducendo in versi, nel 1807, l’epistola di Addison sull’Italia, e poi altri testi di autori cari al gusto preromantico del tempo (La festa di Alessandro del Dryden, l’Epistola di Eloisa a Abelardo dei Pope, lo Scellino lampante del Philips, il Bardo del Gray). Comincia anche a tradurre il Paradiso perduto di Milton.
A Milano dal 1818 al 1834 stampa e dirige il periodico Ricoglitore (divenuto successivamente Nuovo Ricoglitore), ispirato a intenti di divulgazione culturale, per cui si avvale largamente di notizie e di opere straniere. Dirige le riviste Spettatore italiano (1815-1817), nato su ispirazione dello Spectateur di Conrad Malte-Brun, e Raccoglitore, ossia Archivj di viaggi, di filosofia [&c.].
Rientra nel capoluogo piemontese nel 1834 divenendo direttore del periodico Teatro universale (1834-37). Autore eclettico, compone romanzi storici, tragedie, poemi, saggi storici e guide di viaggio. Come ricorda l’enciclopedia Treccani, “nel romanzo storico Bertolotti e nelle descrizioni di viaggi, il realismo romantico appare sotto l’aspetto di una sempre più minuta documentazione storica (che nei libri di viaggi si estende anche all’informazione economica) e di attenzione paesistica, ma sempre con il limite di una pateticità melodrammatica, o di una superficiale magniloquenza, o di un bozzettismo prosaico”.
Tra i suoi lavori ricordiamo: Istoria delle Reale Casa di Savoia edito da Fontana a Milano nel 1830; Descrizione di Torino edito a Torino da Pomba nel 1840, Gli stati sardi, scritto con Cesare Cantù ed pubblicato a Cremona nel 1857.
Bertolotti muore a Torino il 13 aprile 1860: è sepolto nel Cimitero monumentale del capoluogo piemontese.