Personaggi

Nati il 20 novembre: l’imprenditore e filantropo di Lesa (No) Felice Borroni

Felice Borroni nasce a Solcietto, frazione di Solcio di Lesa (No), sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, il 20 novembre 1761. Figlio di Giuseppe Antonio e di Anna Maria Simeone, viaggia per l’Europa di fine XVIII secolo per poi stabilirsi nei Paesi Bassi dove accumula il suo patrimonio con l’esercizio di attività commerciali e finanziarie.

Al suo definitivo ritorno in patria, si stabilisce nella sua casa in via Portico 1 a Solcio, dove si dedica a varie iniziative filantropiche. Finanzia la costruzione della Chiesa di San Rocco (1830), in forme neoclassiche. Sensibile alle difficoltà dei più indigenti della zona, istituisce inoltre l’Opera Pia Borroni per il loro soccorso e dispone anche un fondo per l’elargizione di una dote alle “zitelle” dei paesi vicini. Fonda infine la scuola elementare per i bambini del paese, dotandola del capitale necessario al funzionamento e per la paga dei maestri.

Alla sua morte viene sepolto accanto alla prima moglie Giovanna Eckermans (1777-1832) nella chiesa che aveva fatto costruire. Privo di eredi diretti, la sua attività benefica e assistenziale è continuata dai nipoti don Felice Borroni e Giovanna Borroni Tosi e confermata dal Governo Crispi con un Regio Decreto il 27 gennaio 1889. In suo ricordo, il Comune di Lesa gli ha dedicato una strada cittadina. Un dipinto giovanile del pittore pavese Cherubino Cornienti lo ritrae nel 1838; questo stesso dipinto è stato il modello per il suo busto marmoreo posto nella Chiesa di San Rocco.

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