Nati il 21 gennaio: il giurista novarese Riccardo Cattaneo: fu sindaco di Torino dal 1920 al 1923
Riccardo Cattaneo nasce a Trecate, in provincia di Novara, il 21 gennaio 1854. Figlio di Giovanni e Seffora Olgiati, si laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Torino, dove nel 1879 diviene professore di istituzioni di diritto civile. Dal 1901 insegna materie giuridiche prima alla Scuola di Applicazione per Ingegneri, divenuta nel 1906 il Politecnico di Torino, e poi all’università. Dal 1895 è consigliere comunale a Torino, diventando anche assessore nelle amministrazioni di Secondo Frola e Teofilo Rossi. Dal 1902 è consigliere provinciale. Nel 1920 viene eletto sindaco, l’ultimo sindaco liberale di Torino, e l’ultimo eletto dal popolo prima che con l’avvento del fascismo la città venga amministrata da commissari governativi e podestà. Il successivo sindaco eletto democraticamente (ma a suffragio universale) sarà il comunista Celeste Negarville oltre un quarto di secolo dopo (1946).
Come sindaco si adopera per risanare il bilancio comunale e per costruire alcune opere pubbliche, tra le quali l’acquedotto del Pian della Mussa e la fontana di piazza Solferino. Unifica inoltre il servizio tranviario cittadino, fino ad allora gestito dalla Società anonima di tramways (di nazionalità belga), affidandolo all’Azienda tranvie municipali, l’antesignana dell’attuale GTT. Gli ultimi anni della sua giunta subiscono l’offensiva dello squadrismo: nel 1922, durante la strage di Torino, viene assassinato il consigliere comunale comunista Carlo Berruti; in seguito i consiglieri socialisti si dimettono e la giunta decade nell’estate 1923.
Nella professione si occupa di importanti cause civili e commerciali (tra le quali quella tra La Rinascente e i Fratelli Bocconi); è il penultimo presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino prima dello scioglimento causato dal nuovo regime, nel 1926. Nel 1924 è nominato senatore del Regno, facendo parte della commissione reale per la riforma del codice di procedura civile, la cosiddetta Sottocommissione C del 1924, composta dai nomi più prestigiosi dell’epoca nel campo della giurisprudenza. Alla fine del 1927, colpito dal diabete, si ritira dalla vita politica e professionale. Muore a Trana (To) il 2 settembre 1931. Alle esequie partecipano re Vittorio Emanuele III e le massime autorità cittadine. Il Comune di Torino gli intitola una grande piazza nella zona sud della città.
(Fonte: Wikipedia)