Il paleografo e filologo Enrico Rostagno nasce a a Saluzzo il 22 settembre 1860. Si laurea in Lettere alla Scuola normale superiore di Pisa nel 1884, quindi si perfeziona in filologia classica a Firenze presso l’Istituto di studi superiori e poi all’università di Bonn. E’ nuovamente a Firenze nel 1887-88. Vincitore del concorso per cattedre di latino e greco nei licei, ottiene l’abilitazione per titoli alla libera docenza in lingua latina e greca presso l’Università di Roma e fu nominato assistente nella stessa Università.
Il 1° novembre 1889 entra come straordinario alla Biblioteca Laurenziana, che ha sede in un importante complesso architettonico di Firenze, progettato da Michelangelo Buonarroti tra il 1519 e il 1534. L’anno successivo viene abilitato all’ufficio di bibliotecario e conservatore dei manoscritti. Dal 1923 ne assume la direzione e dal 1924 anche l’incarico di Soprintendente bibliografico per le Marche e l’Umbria. Nel 1899 ottiene l’abilitazione alla libera docenza di paleografia classica presso l’Istituto di studi superiori di Firenze e nel 1902 ne assme l’insegnamento. Nel 1933, avendo raggiunto i limiti di età e di servizio, è collocato a riposo, ma come riconoscimento della sua attività viene nominato direttore onorario della Biblioteca Laurenziana.
Profondo conoscitore e studioso dei manoscritti laurenziani pubblica numerosi studi paleografici e bibliografici. Al primo incarico speciale di compilare il catalogo dei codici greci non descritti nel catalogo del Bandini (1893), seguono la pubblicazione dei facsimili dell’Eschilo laurenziano (1896), dei due volumi dei codici di Tacito (1902), del Virgilio mediceo (1931), dell’Orazio appartenuto a Petrarca (1933). E’ inoltre autore di edizioni filologiche di classici greci e latini, ma anche di Dante, Boccaccio e Guicciardini. Cura alcune mostre laurenziana fra cui la “Mostra storica di geografia” (1923) e la “Mostra degli autografi di Vittorio Alfieri” (1904).
Si spegne a Bari nel 1942, all’età di 82 anni.
