Nati il 9 giugno: Luigi Trinchero, scultore acquese vissuto tra ‘800 e ‘900
Luigi Trinchero nasce ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, il 9 giugno 1862. Dopo aver studiato per qualche anno all’Accademia di Torino sotto il celebre Tabacchi, viene assunto a Faenza nella rinomata fabbrica di ceramiche del cavalier Farina, in qualità di direttore. Pur impegnato per il buon andamento della fabbrica di cui è responsabile, riesce a trovare il tempo per dare sfogo alla sua natura artistica. Infatti, esegue vari lavori, che ha occasione di mettere in mostra all’Esposizione di Belle Arti promossa a Faenza dal Circolo artistico nel 1885. I lavori non sono di gran mole: due studi in marmo; una statuetta e due ritratti, fatti però con un gusto raffinato, naturale e senza ricercatezze, tanto da meritarsi la medaglia d´argento, donata dal Ministero di pubblica istruzione.
All’Esposizione di Brera del 1887 Luigi Trinchero partecipa con uno studio, intitolato “Primo Bagno” e un busto in terracotta bronzata, “Orgoglio”. Altri lavori vengono ospitati all’Esposizione nazionale di Venezia, premiati dal comitato artistico che decide per una collocazione prestigiosa, assieme alle opere degli scultori più rinomati. Trinchero guadagna anche gli elogi d’Umberto I e della regina Margherita, così come quelli del governo che gli assegna un medaglione al merito artistico.
In seguito a un a joint venure tra l’azienda faentina (entrata in crisi in seguito alla carenza di materie prime) e una fabbrica di ceramica della Plata (Argentina), fondata dallo scultore Víctor de Pol e il pittore Luis de Servi, a Trinchero viene chiesto di trasferirsi a Buenos Aires. Qui apr un ufficio ornamentale, dando sfogo alla sua creatività. La sua opera più nota è la ricca decorazione del Foyer de los Bustos, uno dei saloni del Teatro Colón a Buenos Aires. Trinchero in Italia non torna più se non per brevi soggiorni. Muore nella capitale argentina il 16 febbraio 1944 alla soglia degli 82 anni.