Nati il 9 maggio: Guglielmo Caccia detto Moncalvo, il Raffaello del Monferrato
Guglielmo Caccia, soprannominato Moncalvo perché trascorre la maturità nel comune monferrino dove morì nel 1625, nasce a Montabone d’Asti il 9 maggio 1568. Allievo di Giovanni Francesco Biancaro, è considerato come il più importante esponente dell’arte della Controriforma in Piemonte, tanto da essere definito il Raffaello del Monferrato.
Gugliemo inizia la sua attività a Casale, dove nel 1589 sposa la figlia del pittore Ambrogio Oliva, Laura: dal matrimonio nasceranno otto figli, due maschi e sei femmine, quattro delle quali vestiranno l’abito religioso. Del periodo giovanile si riscontrano un affresco nella parrocchiale di San Michele a Candia Lomellina (1590-93) e – presso i Minori Agostiniani Lateranensi, al Sacro Monte di Crea – l’operato in alcune delle ventitre cappelle che si innalzavano intorno al santuario: la prima “Il Martirio di S. Eusebio“; la quarta “Immacolata Concezione“; la sesta “La Presentazione di Maria al Tempio“; la diciassettesima “Le Nozze di Cana“; la ventitreesima “Il Paradiso” (1590-1605). Nel 1593 il Caccia termina gli affreschi della Cappella della Natività della Vergine e, nello stesso anno acquista una casa nella vicina Moncalvo.
Tra il 1605 e il 1608 avviene la produzione dei lavori di decorazione di Palazzo Madama a Torino e della perduta Galleria di Carlo Alberto I di Savoia, dove collabora con Federico Zuccari, del quale risente l’influsso nella qualità del colore e del disegno, specie nei dipinti famosi fra cui la Resurrezione del Duomo di Asti, le numerose tele per le chiese di Casale a Novara. Fra il 1613 e il 1615, realizza l’Annuncio ai pastori (1614) per l’Arciconfraternita di San Michele sempre a Casale e il San Paolo con Sant’Andrea per la chiesa di Sant’Antonio Abate. Opera anche a Guarene, Vercelli, al Sacro Monte di Crea, a Torino, Novara e Milano.
Il pittore soggiorna a Chieri attorno al 1606, dove si possono ammirare molte sue opere, come il ciclo di affreschi e grandi tele nella chiesa di San Domenico, la Resurrezione nella chiesa di San Giorgio, la Madonna con il Bambino e San Bernardino da Siena e l’Incoronazione con i Santi Rocco, Sebastiano, Giorgio e Guglielmo nella chiesa dei Santi Bernardino e Rocco, la tela di San Nicola da Tolentino all’interno della medesima chiesa e altri dipinti in parecchi edifici religiosi. Si ritiene anche, ma senza documentazione a supporto della tesi, che realizzi alcune delle Madonne visibili sulle facciate di edifici civili nella stessa cittadina.
Nel 1589 sposa a Casale Laura Oliva, figlia del pittore Ambrogio Oliva. Nel 1625 otteine l’autorizzazione dal vescovo di Casale Monferrato Scipione Agnelli di far aprire a Moncalvo, in un edificio di sua proprietà, un convento delle Orsoline all’interno del quale vengono trasferite quattro sue figlie, tra le quali vi era Orsola Maddalena Caccia, che rimane nel convento fino alla sua morte avvenuta nel 1676. Orsola Maddalena segue le orme del padre, diventando una valente pittrice come testimoniano le tele “Natività di San Giovanni Battista”, “San Luca nello Studio” e “Sacra famiglia con Sant’Anna” presenti a Moncalvo ed esposte dal dicembre 2014 all’aprile 2015 al “National Museum of Women in the Arts” di Washington.