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Nell’elegante Villa Pastrone di Groscavallo furono girate alcune scene del celebre “Cabiria”

GROSCAVALLO. Villa Pastrone è un elegante complesso composto da due edifici all’interno di un parco di 8000 metri quadrati nelle Valli di Lanzo, sul territorio di Groscavallo (To), precisamente in frazione Richiardi. La villa in stile liberty è appartenuta a Giovanni Pastrone, regista di “Cabiria” (1914) considerato un pioniere della settima arte. Dopo aver raggiunto fama a livello internazionale per aver realizzato nel 1911 La caduta di Troia, tre anni più tardi girò l’imponente lungometraggio che è passato alla storia come il film italiano più celebre del cinema muto. Si narra che alcune scene del kolossal, scritto in parte da Gabriele D’Annunzio, vennero proprio girate nelle stanze della villa, per diversi anni è rimasta abbandonata e che grazie ai nuovi proprietari, Vittorio Cassano e Stefano Caraffa Braga, sta riacquistando l’antico splendore.

Un primo fabbricato fu fatto erigere nel 1899 da Giuseppe Rapelli che non potè ultimarlo e lo vendette nel 1902 a Oscar Salussoglia che completò la villa padronale e fece erigere la dépendance, comprendente un salone da ballo al primo piano e altre salette al pianterreno dedicate alla conversazione e al gioco del biliardo. Nel 1922 Salussoglia vendette a Giovanni Pastrone l’intero complesso e tra il 1921 e il 1924 il fabbricato padronale fu ammodernato secondo i progetti dell’ingegner Giuseppe Maria Giulietti, assumendo connotazioni tardo Liberty. Villa e dépandance sono immerse in un grande parco adorno di alberi secolari, fontane, statue di importante valore artistico.

Ceduta negli anni Settanta del Novecento dagli eredi Pastrone, la proprietà è passata ad altre famiglie con successive compravendite, fino ad essere acquistata nel 2023 dagli attuali proprietari. “Non eravamo alla ricerca di una dimora – spiega Stefano Caraffa Braga – quando, per caso, nell’estate 2022 ci siamo trovati a Groscavallo e siamo rimasti colpiti da questa villa. Abbiamo fatto delle ricerche e abbiamo scoperto che era in vendita e che proprio in quei giorni la richiesta di acquisto era scesa in modo importante. Abbiamo fatto un’offerta e la casa è stata nostra”.

Un colpo di fulmine che, accompagnato da un’attenta programmazione di lavori di restauri conservativi, prosegue con passione avvalendosi del supporto dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, organizzazione a cui i proprietari si sono immediatamente iscritti in seguito all’acquisto della proprietà. Terminati i lavori di ripristino del parco e di buona parte della villa, i lavori stanno proseguendo sulla dépendance, sulle statue e sulla fontana avvalendosi di molte imprese locali.

All’edificio è stata dedicata il mese scorso una puntata di Storie Metropolitane realizzata da CMT.

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