Novara è chiamata Città dei Sciavatin, poiché è sede della singolare Università dei Calzolai, antica istituzione fondata nel 1185 per promuovere la nobile arte. Un omaggio alla vocazione calzaturiera della città è la torre del maestoso Palazzo Natta, che ha la forma di un deschetto da ciabattino. Il palazzo venne costruito dai conti Caccia di Mandello e Castellazzo, nobile famiglia novarese, per poi passare alla famiglia Natta d’Alfiano e Natta Isola di Casale.
Il nucleo più antico del palazzo è rappresentato proprio dalla torre, chiamata in epoche passate “torre grande” e della quale si hanno notizie risalenti al 1268 quando essa faceva parte della medievale contrada delle torri lunghe. Secondo un’ipotesi formulata dallo storico novarese Amleto Rizzi, la torre, nella sua parte centrale più elevata, assomiglia a un caratteristico deschetto da ciabattino: questo per celebrare una delle corporazioni storiche della città, tanto potente da concedere prestiti allo stesso Comune e ricevere in cambio la piazza su cui i ciabattini esercitavano la loro attività.
Nel 1873 il Comune decise di trasferire l’orologio della chiesa di San Carlo nella torre di Palazzo Natta, dopo l’abbattimento della chiesa che era situata di fronte al municipio. In seguito, l’ingegner Dell’Ara aggiunse il coronamento. Di particolare pregio a Palazzo Natta è il giardino, che ha subito un restauro conservativo nel 1998, dove al centro si trova una bella fontana in marmo rosa di Baveno.
