Curiosità

Sergio I, il santo pontefice che introdusse l’Agnus Dei

Il 9 settembre si festeggia San Sergio I papa (650, Palermo – 701, Roma). A questo papa, venerato come santo dalla Chiesa Cattolica, si deve l’introduzione dell’Agnus Dei nella celebrazione eucaristica della Santa Messa. È il santo protettore di Palermo e di Trieste.

San Sergio papa, nato a Palermo, ma di origini siriane, è sempre stato festeggiato il 9 settembre; tuttavia, da qualche tempo, in alcune località, il ricordo del santo viene anticipato di un giorno, vale dire all’8 settembre, data in cui avvenne la sua morte. Papa Sergio I fu eletto il 15 dicembre del 687, e viene anche chiamato il “papa disobbediente” perché osò disobbedire in modo clamoroso all’Imperatore di Bisanzio: un gesto che all’epoca fece scalpore. Sergio riuscì a imporre le sue ragioni. E così, in modo graduale, Roma e il papato iniziarono a emanciparsi dalla capitale bizantina dell’Impero.

Sergio era il nome che identificava la Gens Sergia, alla quale appartenne anche Catilina, (Lucius Sergius Catilina, Roma, 108 a.C. – Pistoia, 62 a.C.), militare e senatore romano, noto per la congiura che porta il suo nome (un tentativo di sovvertire la Repubblica romana, e in particolare il potere oligarchico del Senato). Il nome Sergio compare appare anche negli Atti degli Apostoli (13:6-12), dove è citato il proconsole Sergio Paolo. Divenuto in epoca imperiale romana nome personale, si diffuse ampiamente nell’impero bizantino, nella forma greca Σεργιος (Sergios).

Sergio significa “curatore, amministratore”, ed è quindi espressione di saggezza e ponderatezza nella gestione degli affari e dei rapporti interpersonali. Molti i personaggi famosi e gli artisti di nome Sergio: tra i musicisti, ricordiamo Sergej Prokof’ev (1891-1953) e Sergej Rachmaninov (1873|1943); tra gli uomini di spettacolo, l’attore e scrittore italiano Sergio Tofano (1886|1973) e il regista Sergio Leone (1909|1989). È anche il nome dell’attuale presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e dell’ex sindaco di Torino e Governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino.

Molti sono i santi di nome Sergio: oltre a San Sergio I papa, che come si è ricordato si celebra l’8 o il 9 settembre, ricordiamo San Sergio martire, da cui prese il nome la città di Sergiopoli (nel deserto siriano, 30 chilometri circa a sud dell’Eufrate), di cui oggi non restano che le vestigia, e San Sergio di Radonež, considerato il padre del monachesimo russo. Sergio  è stato il nome di quattro papi e di vari duchi di Napoli. La popolarità di questo nome è cresciuta fortemente a partire soprattutto dall’Ottocento, grazie alla diffusione dei grandi romanzi russi, in cui sono frequenti i protagonisti e i personaggi chiamati, appunto, Sergej. Esiste anche la versione femminile, Sergia, ma è piuttosto rara. Sergio resta tuttora un nome alquanto diffuso in tutta Europa, soprattutto nei paesi slavi, ma non solo. In Italia è presente prevalentemente al Nord, nel Nord Est e al Centro.

E’ anche esistita una città chiamata Sergiopoli, ora in rovina: i resti, che peraltro ancora rivelano lo splendore originale dei suoi palazzi e dei suoi monumenti, si trovano in Siria a 35 chilometri dall’Eufrate. I Siriani la chiamano al-Ruṣāfa (in arabo الرصافة‎).

(Sergio Donna)

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, è laureato in Economia e Commercio. Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, è autore di romanzi, saggi e poesie, in lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, ha pubblicato, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio, le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino" e "Statue di Torino". Come giornalista, collabora da alcuni anni con la rivista "Torino Storia". Come piemontesista, Sergio Donna cura da tempo per Monginevro Cultura le edizioni annuali dell'“Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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