Oglianico, si rinnova la tradizione della festa del Calendimaggio e delle Idi di Maggio
OGLIANICO. Nel Canavese, la festa del Calendimaggio e delle Idi di Maggio rinnova ogni anno consuetudini già vive e presenti nell’antica cultura celtica, nella successiva civiltà romana e nelle tradizioni medievali. La gioia per il risveglio e il ritorno alla vita della natura dopo i lunghi mesi invernali espressa nei canti, nelle danze e nei riti per propiziare la fertilità e l’abbondanza dei raccolti culmina nell’innalzamento del “Maggio”, un albero piantato nel centro del Borgo alla luce delle fiaccole, tra lo sventolio delle bandiere, il rullo dei tamburi e gli squilli di tromba.
La riscoperta – attraverso la lettura degli Statuti comunali del 1352 e la consultazione di documenti conservati nell’Archivio storico comunale e nell’Archivio storico diocesano d’Ivrea – di personaggi e momenti della vita quotidiana del XIV secolo ha ispirato la rappresentazione teatrale di eventi salienti della storia oglianicese e canavesana e ha promosso il recupero di antichi mestieri, il restauro e la ricostruzione di attrezzature tradizionali. L’importante passato medievale della comunità, di cui rimane il prezioso nucleo del Ricetto con la sua torre, è l’oggetto degli approfonditi studi e delle ricerche documentarie del Gruppo storico di Oglianico, che da molti anni tutela e valorizza il patrimonio storico di un territorio ricco di antichissime tradizioni e saperi artigianali da non dimenticare.
Il programma
Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, la quarantesima edizione della rievocazione storica si è aperta ufficialmente sabato 9 aprile, con la Posa del Maggio, l’alberello piantato dai volontari della Pro loco che dovrà essere di buon augurio per la riuscita della manifestazione. La rievocazione è entrata nel vivo domenica 1° maggio, quando il grido “Vivat Savoia et populus!”è risuonato nelle vie dei rioni per annunciare l’inizio delle Idi. A seguire la presentazione dei personaggi storici, la presa d’armi dell’Abbadia de’ Compagni, la seconda Posa del Maggio e le Nundine nei rioni. In serata tutti a tavola nella locanda di Casa Gilda.
La cena medievale di venerdì 6 maggio alle 20 alla Casa Gilda sarà preceduta alle 19 dalle grida nel borgo con chiarine e tamburi, per annunciare il convivio. Al lume delle candele si potranno apprezzare gli antichi sapori in piatti di coccio, tra costumi e suoni antichi. Suoneranno “I Folet d’la Marga”. Per le prenotazioni della cena si può telefonare ai numeri348-0719794e328-4888687 o scrivere a info@prolocooglianico.it
Sabato 7 maggio sarà la volta dell’evento “Receptum… ed è grande festa!”, che proporrà i sapori e i profumi di una festa medievale, con le musiche e le animazioni degli Arcieri del Grifone di Avigliana, del Borgo Turris di Torre Canavese, dei Folet d’la Marga, di Francesca la Cartomante e delle “Pietre di M.A.O.” di Volpiano. Nel Ricetto si entrerà solo in costume medievale. Chi arriverà in abiti moderni riceverà l’occorrente per cambiarsi.
Il momento clou dell’intero programma sarà la Sagra medievale delle Idi di Maggio di domenica 8, con la Messa con i personaggi in costume alle 10, gli sbandieratori e i musici del gruppo storico di Oglianico alle 11, il ristoro alla locanda della Casa Gilda alle 12, il quinto concorso di cucina medioevale “Messer Chef” alle 14. La Festa delle Idi di Maggio inizierà alle 15 e proporrà arti, mestieri, giochi, danze e suoni. Parteciperanno gli Arcieri del Grifone di Avigliana, il gruppo Carlin Bergoglio di Cuorgnè, i Folet d’la Marga, il Gruppo Storico del Finale, il gruppo Yporegia di Pavone Canavese, i Credendari di Ivrea, Francesca la Cartomante, “Le Pietre di M.A.O.” di Volpiano, il gruppo “Media Aetas” di Torino e il gruppo storico di Re Arduino di Cuorgnè. La serata prevede alle 18,30 la premiazione del concorso “Messer Chef”, l’ultima apertura della Locanda alla Casa Gilda alle 19, lo spettacolo di teatro popolare “Cavalier Peccato” interpretato dalle genti dei ricetti con la regia di Dana Caresio alle 21,15 e la Calata del Maggio alle 22,30.