Premiata la Famiglia Favro per i 150 anni di produzione della Focaccia di Susa

SUSA. Susa, la città baluardo delle Alpi Cozie dalle sorprendenti vestigia romane, è pregnante di storia, di gloria, cultura, tradizioni antiche e folklore, ma vanta anche una lunga serie di specialità gastronomiche tipiche di valle, come ad esempio la famosa “focaccia”.

Qualche tempo fa, su questa testata, avevamo dedicato un articolo alla storia di questo antichissimo dolce tradizionale che conquistò Cesare Augusto tra il 9 e l’8 a.C., all’epoca in cui venne sancito il foedus, patto d’alleanza tra le fiere popolazioni celtiche della Valle, sottoscritto dal mitico re Cozio  e l’imperatore romano. Chi volesse rileggere l’articolo, lo può trovare cliccando QUI.

Avevamo anche fatto cenno alla secolare storia dell’antico Forno fondato da Domenico Favro nel 1870, nel cuore del centro storico di Susa, a due passi dalla Cattedrale di San Giusto. Oggi Favro è presente a Susa in due punti di vendita: in Via Francesco Rolando 70, e in Corso Stati Uniti 118. Il primo, il negozio storico, è gestito dalla signora Valeria Marras. Il secondo, è gestito dalla signora Maria Favro.

È stata proprio Maria a fornirci alcuni dettagli della storia di famiglia: “Io e Valeria siamo cugine prime, figlie di due fratelli: Valeria è figlia di Elena Favro ed io sono figlia di Cesare Favro, entrambi discendenti di quel Domenico Favro che centocinquant’anni fa aveva rilevato l’antico Forno di Via Rolando, dove già si sfornavano fragranti focacce, che ancor oggi vengono prodotte con la stessa antica ricetta. Nel 1976 papà Cesare costruì un nuovo forno in Corso Stati Uniti 118, che riforniva il negozio storico. Il papà di Valeria, Giuseppe Marras, mio zio, apprese l’arte della panificazione e della produzione delle focacce da mio padre. Dopo qualche tempo, Giuseppe ripristinò la produzione in proprio di focacce anche nel laboratorio di Via Rolando, trasmettendo a sua volta i segreti dell’arte bianca al genero Giulio, marito di Valeria. Purtroppo sono da tempo mancati sia la zia Elena, poi mio papà e mio zio Giuseppe. Ma la storia della ‘focaccia di Susa’ continua e continuerà nel rispetto di una tradizione che si perde nella notte dei tempi”.

La “focaccia di Susa”

Davvero affascinante questa storia, talmente intrigante che il Comune di Susa ha recentemente voluto premiare i due rami della famiglia Favro (Favro e Marras) con un riconoscimento ufficiale. La cerimonia si è tenuta nel Palazzo del Municipio il 29 Dicembre 2020.

L’autore dell’articolo davanti allo storico panificio

Un suggerimento: se non siete di Susa, e non avete in programma di passarvi, fatevi spedire una “focaccia di Susa” direttamente a casa scrivendo a: panificio.favro@libero.it.

Sergio Donna

Sergio Donna

Share
Published by
Sergio Donna

Recent Posts

Aria condizionata a consumo zero: inventata 5.000 anni fa funziona ancora oggi | Non spendi più 1€ di corrente

Transizione ecologica: il botijo, un esempio di come soluzioni più antiche possano offrire risposte innovative…

3 ore ago

ULTIM’ORA: scoperte particelle più veloci della luce | Tornare indietro nel tempo è ora possibile, ribaltata la Relatività

Sono state scoperte delle particelle che sono più veloci della luce, con loro tornare indietro…

8 ore ago

Auto, questi modelli sono radioattivi: è ufficiale, hai sotto al sedere una carica di plutonio | Lo studio mette i brividi

Diramato l'allarme, ci sono automobili che sono radioattive, adesso è ufficiale e si rischia letteralmente…

18 ore ago

Né friggitrice ad aria né microonde: è questo l’elettrodomestico più sano per cucinare | Lo insegnano a tutti gli chef

L'elettrodomestico più sano in assoluto per cucinare è questo, non si tratta né della friggitrice…

22 ore ago

Pensioni, quest’anno “mini trattenute”: il nuovo piano INPS aiuta milioni di italiani | 1700€ netti in più sul cedolino

Quest'anno sulle pensioni sono previste "mini trattenute", il nuovo piano INPS va in aiuto degli…

1 giorno ago

Cellulare, se hai questo vecchio Motorola diventi ricco: oggi vale quasi 20.000€ | Negli anni 90 lo avevano in pochissimi

Chi l'avrebbe detto? Quel "mattone" ingombrante, simbolo degli anni '80, pioniere della telefonia mobile, oggi…

1 giorno ago