Quel Presepe Monumentale lucano esposto nel Duomo di Torino fino al 2 Febbraio 2022
È davvero emozionante visitare lo scenografico Presepe Monumentale della Basilicata accolto nel Duomo di Torino: è un’opera imponente e suggestiva che occupa 40 metri quadrati, realizzata dal presepista lucano Francesco Artese; un’opera capace di coinvolgere emotivamente il visitatore e di immergerlo nella sacra atmosfera della Natività.
Il presepe rimarrà esposto fino al 2 febbraio 2022 ed è ambientato in una ideale Matera, di cui riproduce le tipiche abitazioni in pietra, raccontando i valori e le tradizioni della gente lucana: un contesto, una cultura in cui da sempre sono centrali i valori della famiglia, del lavoro e della solidarietà. Ma ciò che rende particolare questo presepe, a parte la sua monumentalità ed il sapiente gioco di luci che si fanno più intense all’alba e che sfumano pian piano al crepuscolo serale, o la realistica nevicata che lievemente ammanta durante le ore notturne le case del villaggio ed i personaggi che lo abitano, è la presenza tra le statuine di molti santi sociali torinesi: da San Giovanni Bosco (attorniato da tre ragazzi) a Giuseppe Cottolengo (raffigurato mentre sorregge un personaggio privo di un arto inferiore), e da Domenico Savio a Piergiorgio Frassati.
Non mancano personaggi in abiti tradizionali lucani, figure di artigiani, agricoltori, pastori, commercianti, popolane, emigranti in procinto di partire, e c’è persino un gruppo di figuranti che sfila in processione. Il cielo azzurro, che fa da sfondo al presepe, di giorno s’illumina di luce solare; nelle ore notturne, vi transita la stella cometa e brilla una falce di luna.
Un’altra peculiarità di questo monumentale presepe riguarda la figura della Vergine, rappresentata con il bimbo incoronato in braccio e mostrato ai fedeli, sul modello della Madonna del Pollino, scultura bronzea che si trova a San Severino Lucano, e che è stata realizzata dall’artista olandese Daphné du Barry. La figura di San Giuseppe riprende invece la statua lignea del santo realizzata dello scultore materano Altobello Persio, esposta a Tursi (Matera).
L’opera è stata accolta a Torino per iniziativa dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata con il patrocinio del Comune di Torino.
Questo il commento di Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata, “Questo presepe è intriso di una carica di umanità ed è un simbolo di fede e di arte, ma anche espressione di quel saper fare tipico dei Lucani, che si fa apprezzare in tutto il mondo”.
Il Presepe Monumentale della Basilicata, per concludere, è un’opera che racconta il mistero della Natività, ma anche la cultura e il paesaggio di una regione ricca di naturale spiritualità, millenario crocevia di popoli e tradizioni: esso val bene una visita – che peraltro – è gratuita.
Sergio Donna